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Nell’America di un prossimo futuro, Stephen Meyers è un giovane e brillante guru della comunicazione nella campagna presidenziale del Partito Democratico. Mike Morris, il candidato che Meyers sostiene, parte svantaggiato ma ha dalla sua parte l’essere portavoce dei più profondi valori della Costituzione Americana, visti sotto una luce più contemporanea. Stephen, però, scoprirà progressivamente che Morris ha un lato oscuro, lontano dai suoi ideali che professa…

CONSIDERAZIONI – Sgambetti, corruzione e ricatto politico: Le idi di Marzo è un titolo più che azzeccato. Clooney, che ritorna nuovamente alla regia -sempre più convincente- ci mostra con questo film quanto la politica e la democrazia stia decadendo nello stato dei sogni, l’America, senza risparmiare nessuno: nella sua denuncia contro la corruzione entrano anche i media, subdoli e pronti a far di tutto per avere uno scandalo, anche ad inventarselo. La critica di Clooney al sistema politico americano non è, però, qualunquista o generica, bensì oculata mostrando con lucidità come i meccanismi politici creati dall’uomo, proprio perché creati da quest’ultimo, sono destinati a cadere nel buco nero della corruzione. Sarebbe bello vedere quale sarebbe il risultato se questo film fosse rivolto all’Italia, anziché agli USA. Brillante Ryan Gosling che, col suo magnetismo, riesce a creare un personaggio accattivante e in sintonia con la storia.

PIACERÀ – a chi vuol vedere un film di denuncia politica

NON PIACERÀ – a chi non piacciono i film politici

 

LE IDI DI MARZO

REGIA George Clooney

SCENEGGIATURA George Clooney, Grant Heslov, Beau Willimon

ANNO 2011 CON George Clooney, Ryan Gosling, Paul Giamatti, Maris Tomei