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Nel report del Ministero della Salute per vaccinazioni, la Regione Marche scende al 10° posto per dosi somministrate con il 69,7%, comunque 5 punti % in più rispetto alla media nazionale del 64,2%. Le vaccinazioni delle 908.700 dosi di vaccino su tutto il territorio nazionale sono iniziate il 31 dicembre 2020. Al 10 gennaio 2021 nelle Marche risultano vaccinati 12.370 persone su 17.750 dosi consegnate. Le dosi sono a disposizione nell’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto.

I dati delle vaccinazioni in Italia

In Italia alla data del 10 gennaio 2020 sono stati somministrate 589.798 dosi su 918.450 consegnate da Pfizer BionTech. La campagna di vaccinazione anti Covid-19 è partita con gli operatori sanitari. A ben 478.539 operatori del settore è stata iniettata la prima dose. A seguire, hanno ricevuto il vaccino 38.837 ospiti delle strutture residenziali e 72.422 soggetti del personale non sanitario. In base alle fasce di età, i più vaccinati risultano coloro che rientrano nella fascia di età tra i 50-59 anni. Sono più le donne 364.680 le più vaccinate rispetto ai 225.118 uomini.

Le parole delle istituzioni regionali

Secondo le parole del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: “Non dobbiamo abbassare la guardia ma ringrazio di questo risultato significativo l’Assessore, i dirigenti e tutti gli operatori sanitari, che stanno garantendo il massimo impegno per la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini marchigiani”.

I risultati arrivano mentre l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha richiesto un aumento della fornitura dei vaccini previsti. Inoltre l’assessore ha voluto commentare l’andamento: “Come Regione Marche abbiamo anche sollecitato la possibilità di vaccinare insegnanti e studenti, subito dopo la prima fase riservata al personale sanitario. Rinnovato l’urgenza di un provvedimento normativo, magari, in sede di conversione dell’ultimo decreto legge emanato, per chiamare in servizio medici e infermieri in quiescenza con quota 100, a cui la legge impedisce oggi di svolgere attività lavorativa. L’impegno di questo personale aggiuntivo rafforzerebbe la campagna di vaccinazione che non ha precedenti, per vastità, nella recente storia del nostro Paese”.

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