Lo sciopero del 14 novembre è stato uno dei maggiori su scala europea e ha coinvolto tutti i cittadini che hanno deciso di manifestare contro l’austerity dei Governi europei. Le manifestazioni però non sono state sempre pacifiche. Le forze dell’ordine sono intervenute spesso in modo massiccio contro gli scioperanti reagendo con cariche e sparando, in alcuni casi, proiettili di gomma.
Il punto della situazione:
ATENE- Nella capitale europea non ci sono stati scontri. La folla (circa diecimila persone) si è radunata presso piazza Klafthmonos, e ha marciato pacificamente verso il Parlamento riunita sotto le insegne delle sigle sindacali Gsee e Adedy che hanno poi consegnato alla vicina sede della Commissione Europea una nota di protesta. Lo slogan della manifestazione: Più sviluppo meno austerity. L’immagine simbolo una donna che camminava a testa bassa con un foglietto bianco innalzato con scritto “Ho paura della fame, mio Dio”.
Lisbona – Alla manifestazione hanno partecipato circa tremila persone che sono state caricate dalla polizia riportando un bilacio di circa 5 feriti. Davanti al parlamento si erano riuniti i manifestanti che, dopo aver scatenato una sassaiola, sono stati caricati dalle forse dell’ordine, anche i bancomat e gli istituti di credito sono stati presi d’assalto dai manifestanti. Molti lavoratori si sono astenuti dal lavoro in tutto il Portogallo, sopratutto nel settore dei trasporti dove lo sciopero ha toccato anche il 60% degli addetti. Il resposabile dei rapporti internazionali Augusto Praa, ha sostenuto che “lo sciopero manifesta, ancora una volta, che le politiche europee, il cui volto è rappresentato dalla Merkel, non sono la soluzione”.
Madrid- Forse la piazza più “calda d’Europa”. Proiettili di gomma da parte dei poliziotti contro i manifestanti che cominciavano a lanciare oggeti nella loro direzione, per un bilancio 118 fermi e 74 feriti, dei quali 43 agenti. Gli scontri sono cominciati alle 13.30 e l’immagine più drammatica degli scontri è quella di un ragazzino di 13 anni inseguito e picchiato da un agente.
Berlino- Protesta poco sentita dal popolo tedesca, nel coplesso 250 persone si sono riunite davanti alla porta di Brandeburgo con striscioni che esprimevano solidarietà agli altri paesi del su europa in crisi.
Bruxelles- I principali sindacati del Belgio si sono riuniti e Bernadette Segol, ha consegnato un simbolico ‘premio Nobel per l’austerity’ alla Commissione europea. Il premio che raffigura un Boomerang aveva scritto nella targhetta “L’austerity è come un boomerang vi ritornerà in faccia!”