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Italia Nostra Ascoli: sembra che si accenda qualche luce di speranza per le sorti del Palazzo Saladini Pilastri di Corso Mazzini ad Ascoli Piceno, uno dei complessi immobiliari più prestigiosi della città che comprende, oltre al grandioso Palazzo, una Chiesa da tempo immemorabile chiusa al culto e non visitabile e un giardino di stupefacente bellezza, anche questo purtroppo non fruibile.

Come è noto, pare che il complesso sia stato messo in vendita dai legittimi proprietari. “E’ evidente che per una costruzione così imponente e prestigiosa sarebbe augurabile che non si  ripeta quanto, a nostro parere  in maniera inopportuna , si è verificato per un altro prestigioso palazzo e cioè per l’imponente Palazzo Sgariglia di Corso Mazzini, donato alla città, dai mobili Marchesi. A più riprese la nostra Sezione  propose che il Palazzo, previa la messa in sicurezza e il recupero, venisse utilizzato quale prestigiosa  sede di rappresentanza della Scuola di Architettura e come sede per l’allestimento di mostre importanti capaci di richiamare nella nostra città gli amanti dell’arte e del bello che sempre più numerosi sono propensi ad accogliere questi tipi di proposte”, scrive la sezione ascolana di Italia Nostra, proseguendo: “è indubbio che la scelta di destinare il palazzo alla funzione residenziale, se ha portato qualche utente in più nel centro storico della città, non ha contribuito minimamente alla sua rivitalizzazione”.

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Italia Nostra: Palazzo Saladini come Centro di Lingua e Cultura italiana

La sezione di Italia Nostra di Ascoli, dunque, si augura che il prestigioso Palazzo Saladini Pilastri non segua la stessa sorte di Palazzo Sgariglia e che non sia destinato a mera sede residenziale.

Già nell’ elaborazione del proposte per la realizzazione del Parco Culturale ed Ambientale di Ascoli, Giardino di Pietra, la Sezione ha indicato nella creazione di laboratori e strutture culturali le modalità d’uso più idonee dei tanti contenitori di cui la città è ricca, per ridonarle la vitalità e il ruolo che le spetta, per la sua lunga storia e per il suo prestigioso centro storico. In concreto, per il complesso di Palazzo Saladini Pilastri veniva rilevato “quali opportunità si potrebbero cogliere se  questo immenso spazio venisse utilizzato per ospitare un Centro di Lingua e Cultura Italiana riservato al numero enorme dei discendenti di origine italiana sparsi nel mondo. La realizzazione di questa innovativa proposta consentirebbe di avere come bacino di utenza un numero straordinario di cittadini di origine italiana sparsi nei quattro angoli del mondo. Si tratta di una cifra stratosferica di  oltre 50 milioni di persone,  di cui si potrebbe sollecitare l’interesse a riscoprire le proprie origini, frequentando un Corso di Lingua e Cultura Italiana in un contesto urbano e naturale così pregiato come quello di Ascoli. Quante sarebbero le professionalità utilizzabili in questa struttura? Si pensi ai Docenti di Lingua Italiana, ai Docenti di Storia dell’Arte, ai Docenti  di Geografia, Storia ed Economia. E a quelle da utilizzare per fornire i servizi di ospitalità. E poi agli esperti informatici, agli addetti alle segreterie e alla promozione, alle guide. Senza dimenticare la possibilità di organizzare durante i corsi  di varia durata escursioni per far conoscere i tanti luoghi d’Italia, di cui  gli ospiti avranno sicuramente sentito parlare dai loro parenti, magari partiti tanto tempo prima dall’Italia”.

Italia Nostra: il Comune di Ascoli si impegni per la valorizzazione di Palazzo Saladini

“Per questo è augurabile che il Comune si faccia promotore di iniziative che favoriscano questa destinazione, sollecitando la collaborazione della sempre disponibile Fondazione, invitandola a riconsiderare la possibilità di acquistare il Palazzo rinnovando il tentativo, che viene riferito, fu avviato tanto tempo fa peraltro senza un esito positivo.  Se quella volta non se ne fece niente, ora veramente si presenta l’occasione per  dare un contributo  fondamentale al rilancio della città,  per avviare un processo di sviluppo di Ascoli e del territorio veramente importante e per  ridare un speranza di vita e di occupazione ai tanti giovani privi di lavoro. E’ evidente che,  per render attuabile questo progetto sicuramente complesso,   sarà necessario favorire la collaborazione e il coinvolgimento di tutti i soggetti che rappresentano la spina dorsale della cultura ed economia  del territorio:  dalla Locale Scuola di Architettura e Design alle Associazioni Culturali e di Tutela, dagli ordini professionali alle organizzazioni sindacali, dagli operatori economici  al mondo della scuola”, prosegue Italia Nostra.

La Sezione si augura dunque che non si  perda anche questa occasione e che, a fronte delle sicure difficoltà che occorrerà superare , “si segua il virtuoso esempio dei nostri antenati che hanno sempre pensato in grande e ci hanno lasciato una eredità che dobbiamo dimostrare di meritare”.

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