In Italia i dati sui contagi sono sempre più alti, tanto che i posti letto disponibili per i ricoverati in terapia intensiva stanno diminuendo e gli ospedali non sanno più dove mettere i malati. Una situazione alquanto difficile visto che il virus si sta diffondendo in tutta la Penisola a macchia d’olio e la sua velocità di diffusione è sempre più forte.
In Cina invece la situazione è molto più tranquilla, al 26 Ottobre si contavano solo 20 positivi e nessun decesso. In questi giorni, ii cinesi sono tornati a vivere in modo più tranquillo e sereno tanto che stanno già organizzando la ripartenza economica anche per il futuro, visto che sono riusciti a sconfiggere questa seconda ondata dei contagi da coronavirus.
La Cina è riuscita a superare la seconda ondata di contagi, ecco come:
Mentre in tutta Europa la situazione coronavirus è sempre più preoccupante con circa 5000 casi giornalieri in tutto il mondo, la Cina è uno dei pochi paesi che conta pochissime vittime, basti pensare che pochi giorni fa segnava solo 20 casi positivi di persone provenienti da altri paesi ( 11 casi a Shanghai, 2 casi nella Mongolia interna, 2 casi nello Shaanxi, 1 caso nell’Hebei, 1 caso nello Shanxi, 1 caso nel Fujian, 1 caso nel Guangdong e 1 caso nel Sichuan) e nessun nuovo decesso.
Ciò vuol dire che ha la situazione è abbastanza sotto controllo nonostante sia stato il primo paese da dove è partito tutto. Quasi un paradosso se consideriamo che all’inizio della pandemia contava molti positivi e anche tanti morti.
Ma quali sono stati i fattori che hanno fatto sì che superasse anche questa fase, sconfiggendo il virus e la seconda ondata di contagi?
Di motivi ce ne sono tanti, partendo dal fatto che la Cina ha un sistema centralizzato per rispondere in modo efficace ad una pandemia:
- misure restrittive molto rigide,
- una popolazione che ha accettato fin da subito l’uso obbligatorio della mascherina e che dopo essere stata contagiata ha posto molta attenzione a non riammalarsi ,
- un sistema efficace per il tracciamento dei contagi ,
- un grande controllo di tutta la situazione in modo da garantire la prevenzione e la sicurezza.
Un altro motivo che distingue la Cina dagli altri paesi è il fatto che solo il 3% degli anziani vive nelle case di riposo, un dato molto importante visto che sono luoghi considerati ad alto rischio e quindi molto pericolosi per il contagio.
Secondo il medico di una clinica americana, la Mayo Clinic di Rochester, “In Cina hai una combinazione tra una popolazione che prende sul serio le infezioni respiratorie ed è disposta ad adottare interventi non farmaceutici, con un governo che può imporre forti limitazioni alla libertà individuale, che non sarebbe considerato accettabile nella maggior parte dei Paesi occidentali. L’impegno per il bene superiore è radicato nella loro cultura; non c’è l’iperindividualismo che caratterizza gli Stati Uniti e che ha guidato gran parte della resistenza alle contromisure contro il coronavirus”.
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