SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Concluso il Premio del Documentario Libero Bizzarri, l’attività della Fondazione prosegue attraverso l’apertura di un archivio straordinario composto da migliaia di documenti e film disponibili al pubblico nella sede di via Gronchi 11, nel quartiere Agraria, dove possono essere presi in prestito oppure proiettati e visti nella sala proiezioni in maniera del tutto gratuita.
NEL CATALOGO – Catalogo ricchissimo e vario al quale si vanno ad aggiungere tutti i documentari raccolti nei diciannove anni del Premio per le categorie in concorso e non. C’è inoltre tutto il materiale acquisito negli anni dalla Fondazione a vario titolo, come i 1500 documentari provenienti dalla videoteca “Night and Day” di San Benedetto, le serie di film uscite in allegato ai quotidiani l’Unità e la Repubblica, e altri ancora, per esempio l’archivio dell’emittente Teleriviera, nonché dvd italiani e stranieri, alcuni dei quali è possibile vedere in versione originale sottotitolata in varie lingue.
LA CINQUINA 2012 – La cinquina di documentari finalisti quest’anno è composta da “Catastroïka“, film greco realizzato da Aris Chatzistefanou e Katerina Kitidi, che si aggiudicato il massimo riconoscimento, “Tahrir” di Stefano Savona, al quale è andata una menzione speciale della giuria, e ancora “Flying home” di Tobias Wyss, “Abendland” di Nikolaus Geyrhalter e “The economics of happiness” di Gorelick, Norberg-Hodge e Page. A disposizioni il documentario che si è aggiudicato la sezione giovani “Come voglio che sia il mio futuro?” di Maurizio Zaccaro, un documentario frutto di un progetto sviluppato da Ermanno Olmi con gli allievi del laboratorio di Bologna.