Dopo che durante la conferenza stampa di oggi, il Sindaco Marco Fioravanti ha ufficialmente annullato la Quintana 2020, il Sestiere di Sant’Emidio ha voluto spendere qualche parola, in merito alla decisione presa, dopo che aveva espresso voto favorevole allo svolgimento della Giostra di Agosto.
“Non è andata come avremmo voluto, nonostante il fatto che quattro Sestieri su sei avessero espresso parere favorevole e che le intenzioni dell’Amministrazione fossero dapprima orientate allo svolgimento della manifestazione, pur con delle restrizioni e a certe condizioni” ha affermato il console, Vittorio Crescenzi.
Quintana 2020, Fioravanti annuncia: la Quintana di Agosto non ci sarà
Quintana 2020, le parole del console del sestiere di S.Emidio
Il Console del sestiere di Sant’Emidio, Vittorio Crescenzi ha voluto dire la sua, dopo la decisione presa dal Sindaco di annullare la Giostra prevista inizialmente per il 2 Agosto.
“L’Amministrazione comunale, dopo diversi incontri tra Capisestiere e Consiglio degli anziani e dopo un confronto nell’ambito dei Comitati di Sestiere, ha formulato una proposta per lo svolgimento della Quintana del 2 agosto, in ottemperanza al DPCM del 17 maggio 2020, in materia di COVID 19, che è stata sottoposta ai Comitati, affinché esprimessero un parere.
Il Comitato del nostro Sestiere, dopo un confronto libero e approfondito, ha espresso parere favorevole, perché ha ritenuto che ci fossero tutte le garanzie e le precauzioni idonee per poter svolgere la manifestazione in sicurezza.
Io per primo ho chiesto ai membri del Comitato, allo scopo di tutelare il Sestiere e il suo Presidente, nella sua qualità di rappresentante legale, quindi anche responsabile in sede penale, la massima collaborazione, attenzione e precauzione ed il rispetto delle regole”.
“Non è andata come avremmo voluto, nonostante il fatto che quattro Sestieri su sei avessero espresso parere favorevole e che le intenzioni dell’Amministrazione fossero dapprima orientate allo svolgimento della manifestazione – chiosa Crescenzi – pur con delle restrizioni e a certe condizioni, la Città di Ascoli e la Quintana devono tornare a vivere”.