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Coronavirus: a causa della situazione di emergenza, molte persone dovranno rimanere a casa, per evitare la diffusione della pandemia. Le reti Internet, quindi, sono sovraccaricate di dati (per il numero spropositato di connessioni) e il sistema rischia di andare in “tilt”. L’Unione Europea ha posto il problema, al quale stanno rispondendo i “giganti” del web, da Netflix e Google (con Youtube). 

Per un periodo imprecisato, nei momenti di picco del traffico online, si dovrà rinunciare alle visualizzazioni in alta definizione (che fa vedere in elevata risoluzione video, film e serie televisive).

Coronavirus: rete Internet sovraccarica, Netflix e Youtube sospendono l’alta definizione

A causa del sovraccarico nella rete Internet (per l’eccessivo traffico di dati online), la piattaforma di streaming Netflix ha deciso di passare a una definizione “standard” della qualità di ricezione dei contenuti, sospendendo la modalità “HD” (alta definizione) quando molti utenti sono collegati. La decisione è arrivata in seguito all’invito formulato da Thierry Breton (Commissario dell’Unione Europea per il Mercato Interno). Quest’ultimo, infatti, il 18 marzo aveva incontrato il CEO (amministratore delegato) di Netflix, Reed Hastings, per definire delle misure di riduzione della congestione delle reti Internet, fortemente sovraccaricate in questo periodo di permenenza a casa, per molti cittadini europei.

Anche YouTube ha scelto di sospendere, temporaneamente, l’alta definizione dello streaming, abbassando la qualità al livello “standard”, in modo da alleggerire il carico dei dati che viaggia via Internet. L’annuncio è arrivato, direttamente, da parte di Google (proprietaria della piattaforma video). Con questa decisione, i CEO di Google e Youtube, Sundar Pichai e Susan Wojcicki, si sono uniti alle misure già adottate da Netflix.

“Ci impegniamo – hanno detto i due CEO, Pichai e Wojcicki – a trasferire temporaneamente tutto il traffico, sulle reti europee, alla definizione ‘standard’ in modo predefinito. Continueremo a lavorare con i Governi degli Stati membri e gli operatori di rete, per ridurre al minimo lo stress sul sistema, offrendo al contempo una buona esperienza agli utenti”. L’iniziativa è stata accolta con favore da Bruxelles (“Apprezzo la forte responsabilità dimostrata da Pichai e Wojcicki”, ha detto il Commissario Breton).

Anche gli utenti sono incoraggiati a usare impostazioni che riducano il consumo di dati, ad esempio collegandosi alla rete “wifi” o scegliendo una risoluzione video più bassa. Nel frattempo, la Commissione Europea e il Berec (organismo che riunisce i regolatori delle telecomunicazioni dei 27 Paesi UE), con il sostegno delle autorità nazionali di regolamentazione, stanno istituendo un meccanismo di monitoraggio del traffico Internet in ogni Stato membro.

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