Legambiente, è terminata la 2° edizione del progetto educativo We Test, realizzato in rete con i CEA provinciali e la CIA LAB sullo stato dei bacini fluviali, patrocinato dalla Provincia di Ascoli Piceno.
Nella giornata finale, svoltasi il 21 gennaio a San Benedetto del Tronto, sono stati coinvolti circa 100 studenti dei Licei di Ascoli Piceno e San Benedetto che, nel corso della mattinata, hanno raccontato il percorso didattico svolto in classe e i risultati del monitoraggio dei bacini fluviali. “Oggi più che mai, infatti, è necessario consegnare il Pianeta a persone attente e capaci di salvaguardarlo e che sappiano interpretare i fenomeni che lo coinvolgono. Inoltre progetti come questo ci consentono, grazie alla collaborazione con personale tecnico specializzato, di monitorare lo stato dei nostri bacini fluviali, che sono habitat particolarmente vulnerabili ma estremamente preziosi per il nostro territorio. Nell’ottica del mantenimento e ripristino dei servizi forniti dagli ecosistemi fluviali alla comunità del piceno è indispensabile porre al centro della pianificazione del territorio la conservazione della biodiversità e l’utilizzo sostenibile della risorsa idrica”, hanno commentato i promotori del progetto.
La 3° edizione del progetto è da poco ufficialmente partita e coinvolge, oltre alle scuole citate, anche gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico Fermi e dell’Istituto Tecnologico Statale Mazzocchi di Ascoli Piceno.
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Legambiente, il progetto We Test
We Test è progetto educativo realizzato da Legambiente, dalla rete dei C.E.A. provinciali e CIA LAB con il sostegno della Provincia di Ascoli Piceno, nato con lo scopo di accrescere la consapevolezza scientifica dei più giovani attraverso azioni di cittadinanza attiva e di fornire un quadro generale sui bacini fluviali, sulla ricchezza di specie ittiche degli ecosistemi acquatici e sui principali fattori di disturbo. All’appuntamento, che ha avuto luogo presso l’Auditorium comunale di San Benedetto del Tronto, hanno partecipato Stefano Novelli, consigliere della Provincia di Ascoli Piceno, Pasqualino Piunti, sindaco del Comune di San Benedetto del Tronto, Francesca Pulcini, presidente Legambiente Marche, Andrea Aleandri, ATO5, Gianluca Lelii, chimico e amministratore CIA LAB, Ruggero Latini, presidente Comitato di Indirizzo della Riserva Sentina, i rappresentanti dei C.E.A. Torre sul Porto, Oasi la Valle, Rifugio Mario Paci, Asa Speleoclub, Ambiente e Mare, La Contea e gli alunni coinvolti dal progetto.
Oltre alle lezioni frontali in classe, circa 100 studenti del Liceo Scientifico Statale Rosetti di San Benedetto del Tronto, del Liceo Scientifico Antonio Orsini di Ascoli Piceno e della Scuola Libera Chesterton di San Benedetto del Tronto, durante l’anno scolastico 2018/19, hanno potuto selezionare i corsi d’acqua da analizzare, effettuare sopralluoghi e osservazioni qualitative sullo stato ecologico, analisi quali-quantitative dell’acqua e attività di laboratorio di valutazione dei dati raccolti. Un’esperienza educativa non formale, che, grazie al fondamentale supporto dei volontari dei C.E.A. e dei tecnici della CIA LAB, propone un apprendimento attivo con lo scopo di stimolare nei più giovani un rinnovato interesse verso la qualità ambientale del proprio territorio e al contempo rafforzare le competenze scientifiche.
We Test, i luoghi coinvolti
L’attività di educazione ambientale sul campo, che si è incentrata sulle misurazioni di parametri chimico-fisici (temperatura, composti inorganici) e microbiologici (Escherichia Coli), ha coinvolto anche quest’anno alcuni fiumi, torrenti e sorgenti del piceno, tra cui il torrente Ragnola, il torrente Castellano e il Fosso S. Mauro.
Nello specifico, i prelievi sul Fosso S. Mauro sono stati condotti negli stessi punti dell’anno 2018 ma durante copiose precipitazioni. Tali condizioni hanno fatto rilevare un apprezzabile aumento della concentrazione di Escherichia coli, dovuto presumibilmente al trasporto di materiale organico proveniente dal dilavamento dei terreni agricoli. I prelievi sul Torrente Castellano, invece, hanno evidenziato valori in linea con l’anno precedente, ovvero la non rilevabilità di azoto ammoniacale, azoto nitrico ed Escherichia Coli. Per quanto riguarda, infine, il torrente Ragnola, i prelievi hanno mostrato, nei due punti analizzati parametri sostanzialmente concordanti. Va sottolineata la leggera diminuzione del valore del parametro Escherichia coli, che evidenzia l’assenza di immissioni di reflui nel tratto urbano di San Benedetto del Tronto e va considerato nella norma l’aumento alla foce della concentrazione di conducibilità e cloruri, in quanto influenzato dalla presenza di acqua salmastra.