SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cinquecento delegati (130 dei quali russi, da 18 regioni della Federazione) in rappresentanza di 400 soggetti economici e 35 tour operator pure provenienti dalla Russia. Sono i numeri della XXI sessione della Task Force Italia-Russia riunita per tre giorni a San Benedetto del Tronto. L’iniziativa nasce nel 2002 dalla volontà del presidente Putin e di Silvio Berlusconi per favorire l’interscambio fra i due Paesi nel campo delle piccole e medie imprese. “Un record nei dieci anni di operatività”, ha sintetizzato aprendo i lavori di questa mattina Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche.
LE FINALITA’ DELLA TASK FORCE– Creare partnership in un’ottica non solo di collaborazione, ma di integrazione delle rispettive economie. La copresidente russa Natalia Scenghelija ha inoltre ricordato che “la Task force voluta dai due premier, italiano e russo, nacque perché l’Italia aveva le piccole e medie imprese e la Russia no, mentre ora la situazione è molto cambiata: oggi in Russia vi sono 19 milioni di persone che lavorano nella piccola e media impresa”. Il sottosegretario allo Sviluppo economico Massimo Vari ha ricordato che l’Italia è il terzo paese cliente della Russia e il quarto paese fornitore (con un interscambio commerciale passato a 12 miliardi di euro nel 2002 a 27 nel 2011, pari al 4% del volume totale degli scambi italiani con l’estero) e ha invitato a valutare attentamente le opportunità offerta dalle grandi opere previste in Russia nei prossimi anni (ampliamento di Mosca, Olimpiadi invernali, rilancio del Caucaso, gasdotti, sistema di navigazione, campionati mondiali di calcio). Pietro Celi, copresidente italiano della Task force, ha più volte sottolineato che la Task force non è semplicemente un ambito in cui si rapportano le amministrazioni dei due paesi, ma un luogo in cui i territori si parlano.