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Classe 1979 e 1985, movie e comunicativi. Dopo un viaggio con il noto programma Linea Blu, Umberto Croci ha coronato la sua passione per il documentario storico, scientifico e naturalistico e assieme al fratello Marco fonda il laboratorio di arti visive e cinematografiche Lamantino Brothers. Dalle attrezzature di alta definizione nel loro studio di via Volta nascono i capolavori digitali che ci raggiungono ovunque; da questa concezione nasce il Festival Movie.

Chi sono i Lamantino Brothers, quando e come nasce la vostra attività? I Lamantino Brothers nascono dalla passione per il documentario, l’arte visiva e la voglia di lavorare sul campo. Dalla passione all’inclinazione, la nostra attività si propone di produrre dei contenuti di intrattenimento e costruire dei prodotti audiovisivi rivolti alle tecnologie di distribuzione, quali cinema, televisione, computer e smartphone.

 

Cosa succede nel vostro laboratorio artistico? Quattro stanze più un tugurio. Il nostro studio racchiude una doppia postazione di produzione audiovisiva con una cabina di registrazione, una stanza di lavorazione grafica con una libreria che raccoglie l’intero percorso di vita, pc e stampanti, e uno spazio dedicato al cinema e all’esposizione artistica, dove abbiamo realizzato delle proiezione e allestito delle mostre, che riprenderanno da dicembre.

Nel corso di questi anni abbiamo potuto vedere le produzioni firmate dai fratelli Croci, ma in questo periodo l’attenzione si concentra sul Festival Movie 2.0, un’occasione per promuovere la comunicatività a portata di mano. Come nasce l’idea di questo particolare festival? Quando alla Pro Loco rivierasca, quando era presidente Marco Calvaresi, è nata l’idea di indire un concorso che riguardasse i telefonini, nostro è stato lo spunto di incentrare l’attenzione sui contenuti per i dispositivi mobili. Il Festival Movie 2.0, giunto alla terza edizione, vuole promuovere la produzione di contenuti adatti alle nuove tecnologie di visualizzazione, quali smartphone e tablet. Fino al primo novembre sarà possibile partecipare inviandoci i propri contenuti audiovisivi, selezionati per la rassegna di fine novembre.

Che accoglienza avete trovato nel mondo del lavoro? Luci ed ombre. San Benedetto può crescere moltissimo e prestare il suo territorio alla telecamera, sull’esempio di Praga, Parigi, Londra; nessuno avrebbe conosciuto il quartiere Notting Hill se non ci avessero girato il noto film. Il video può diventare un veicolo del brand e del marketing, ma siamo ancora poco sensibili nello sviluppare tali potenzialità.