Il dottor Faust è ossessionato dalla ricerca del sapere assoluto. Un giorno appare Mefisto che gli propone di soddisfare il suo desiderio di tornare giovane in cambio della vita della sua amata, Margherita. Faust accetta, ma ben presto capirà le conseguenze dei suoi errori.
CONSIDERAZIONI – Il film di Murnau è un capolavoro. Spesso si abusa della parola “capolavoro” quando si parla di film che hanno segnato la storia, ma questo, a tutti gli effetti, in tutto e per tutto è un capolavoro. Un pezzo raro di bellezza ineguagliabile che noi, nel 2012, non ci sogniamo neanche di poterci avvicinare. L’uso della fotografia, delle luci e della regia, imponente e disarmante nella sua bellezza, si uniscono sotto la mente di un genio per creare qualcosa di ineguagliabile. Magnifico l’impatto visivo che, grazie all’uso sapiente della scenografia, ricostruiscono un universo fatto di peccatori e peccati, di perdono ed espiazione. Difficile pensare che questo film sia uscito dalla mente di un individuo, quale Murnau, dato che film come questi li si percepisce senza tempo, quasi originatisi da soli.
PIACERÀ – a chiunque sia un minimo appassionato di cinema e a chiunque abbia un minimo di senso estetico
NON PIACERÀ – a chi non ha dimestichezza con i film in bianco e nero e di una certa annata
FAUST
REGIA Friedrich Wilhelm Murnau
SCENEGGIATURA Hans Kyser
ANNO 1926 con Gosta Ekman, Emil Jannings, Camilla Horn, William Deiterle