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PD Ascoli, i suoi rappresentanti, dopo il Consiglio Comunale del 28 novembre, hanno convocato urgentemente una conferenza stampa per fare, di nuovo, il punto sulla situazione in cui vertono gli edifici scolastici del comune di Ascoli Piceno.

Il grido lanciato all’Amministrazione è forte e chiaro: si chiede velocità nelle verifiche di vulnerabilità sismica e nella messa in sicurezza delle scuole. A detta del Partito Democratico, infatti, la situazione non è stata ben gestita e soprattutto c’è stata poca trasparenza: “nel prossimo Consiglio Comunale presenteremo tre nuove interrogazioni, riguardo la questione del partenariato pubblico-privato, le tempistiche delle verifiche di vulnerabilità sismica e lo stato dei lavori per la messa in sicurezza del Don Giussani di Monticelli, il cui vincolo inderogabile è fissato alla fine del 2022″.

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PD Ascoli, la questione del partenariato pubblico-privato

Il Partito Democratico ascolano ha esposto le sue valutazioni di merito sulle proposte di partenariato pubblico-privato, strumento che agisce fondendo investimenti pubblici e fondi privati per la messa in sicurezza delle scuole cittadine: “non si tratta di uno strumento sbagliato in sé. Ad essere sbagliato è il modo in cui viene utilizzato, deve essere al servizio dell’Amministrazione e del Comune tutto e assolutamente non politicizzato”, ha esordito Francesco Ameli, capogruppo del PD ascolano.

Ameli ha ribadito, poi, l’assurdità della proposta di non applicare il limite del 49% delle risorse pubbliche per il partenariato pubblico-privato: in tal modo, la ditta che si vede il progetto approvato ha diritto di prelazione solo grazie ad un piccolo investimento, fatto che sbilancia la competitività tra le aziende.

Insomma, la condanna è stata netta: “Il sindaco Fioravanti e il suo predecessore Castelli, invece di procedere con velocità e fare le verifiche di vulnerabilità sismica, tra l’altro obbligatorie, e mettere al primo posto la sicurezza di studenti e docenti, hanno deciso di perdere due anni ad inseguire un partenariato pubblico privato oggi impossibile da realizzare, poiché la legge italiana non lo consente”.

Insomma, a detta del Pd il ritardo è netto, e l’idea di Fioravanti, avanzata in Consiglio Comunale, di iniziare a pensare a scuole provvisorie arriva troppo tardi: “Sono passati tre anni dal sisma e due dall’inizio della ricostruzione. Una scuola provvisoria, ad esempio, nella vicina Folignano è stata già realizzata. Del resto, in molte aree terremotate del Centro Italia la messa in sicurezza delle opere pubbliche prevista nel primo piano d’azione sta partendo, tranne che ad Ascoli, dove, nonostante i finanziamenti ci siano, si sta fermi da un anno e mezzo”.

Gli esponenti del Pd hanno posto l’attenzione su un edificio in particolare, perché nel quartiere più grande e popoloso di Ascoli (Monticelli) l’istituto Don Giussani è ancora chiuso. “Il dirigente scolastico della scuola di Monticelli, Cinzia Pettinelli, ha lanciato un allarme per la totale mancanza di prospettive, per la scuola e per il quartiere tutto; si tratta di un edificio che ospita circa 240 studenti, il più recente del comune, ed è totalmente chiuso”, ha fatto notare l’ex candidato sindaco Pietro Frenquellucci. Per la sistemazione dell’istituto Don Giussani, infatti, sono stati stanziati dei fondi europei (FESR), che prevedono il completamento dell’opera, non ancora iniziata, entro il 31 dicembre 2022.

L’appello: “Almeno dove è possibile farlo, che si sblocchi la situazione delle scuole e si parta con la messa in sicurezza. La città non può più aspettare”.

PD Ascoli, le altre criticità

Altra questione sollevata ha riguardato la presentazione del programma di mandato da parte di Fioravanti, avvenuta sempre nello scorso Consiglio Comunale: secondo il PD ascolano, la ricostruzione non viene valutata a fondo e non si rivede l’assetto cittadino alla luce dei cambiamenti e dello spopolamento che il sisma ha causato; insomma, non si dà un indirizzo politico forte riguardo questo delicato tema.

Infine, non è mancata l’allusione alla vexata quaestio delle sardine picene: “non c’è il PD dietro a questo movimento, ma il nostro partito condivide il pensiero di tutti gli elettori che non si riconoscono in una politica discriminatoria e violenta come quella della Lega”, ha concluso Angelo Procaccini.

L’ultima spinosa questione toccata è stata quella della cena nostalgica di Acquasanta, tenutasi lo scorso 28 ottobre: “stiamo preparando una mozione di sfiducia, cercando di coinvolgere tutte le altre forze di minoranza”, ha concluso Ameli.

Frenquellucci stesso non si è esonerato dal lanciare un monito all’attuale Amministrazione: “L’Amministrazione deve rapportarsi in modo chiaro e veritiero con la città. Noi siamo disponibili ed aperti alla collaborazione, ma ad una condizione: che ci sia onestà intellettuale e chiarezza, senza ritrattazioni continue sui temi più disparati, anche perché, per ora, non c’è coerenza tra progetti e prospettive”.

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