Marche, da un’indagine di Coldiretti la regione, nel 2019, primeggia nel settore del biologico a livello nazionale, superando Umbria e Toscana, con una forte densità di attività che producono e vendono direttamente cibi biologici.
Ascoli Piceno, invece, si aggiudica il terzo posto tra le province, grazie alla diffusione dei mercati biologici all’aperto e ai negozi che si occupano di biologico.
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Marche, il primato nazionale nel biologico
L’edizione 2019 dell’indagine, il cui risultato è stato reso noto da Coldiretti Marche, vede la regione Marche primeggiare non solo a livello generale per produzione biologica, ma anche per diverse sottocategorie; ad esempio, con una densità media di 397,2 attività biologiche per milione di abitanti, le Marche sono seconde nella penisola, precedute dall’Umbria e seguite dalla Toscana.
Le Marche sono state menzionate anche per quel che riguarda l’utilizzo degli ingredienti biologici in bar, gelaterie e ristoranti: ad usare materie prime di questo tipo sarebbero 24,8 attività commerciali per milione di abitanti.
Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, si è dichiarata soddisfatta della sempre maggiore sensibilità e consapevolezza del mondo produttivo nei confronti delle buone pratiche agricole, che vanno sempre più a puntare verso la riconversione biologica, come percorso etico che “mette al centro non solo la sostenibilità ambientale, ma anche il rispetto del lavoro e la durabilità economica delle aziende”.
Ascoli Piceno, terza tra le province italiane
La provincia di Ascoli Piceno, con 201,6 attività, è la terza delle province italiane per quel che riguarda il biologico, preceduta da Grosseto e Siena. A premiare la città sono stati i mercati bio in piazza e la densità di negozi dedicati.
Nella classifica delle province, Macerata è quinta per i mercati, Pesaro-Urbino per i negozi e quarta per numero di aziende agricole biologiche che fanno anche attività agrituristica, settore che fa da traino per il primo posto ottenuto a livello regionale.
