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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Movimenti sospetti, massaggi e probabile prostituzione in via Crispi. Proprio a due passi dalla Questura una cinese ha avviato l’attività di massaggiatrice hard nell’appartamento preso in affitto, ma il proprietario non era ancora al corrente del trasferimento della donna nell’immobile. Documenti contraffatti e denuncia nei confronti del marito per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. 

LE INDAGINI – Escluso il sospetto di spaccio di stupefacenti, le indagini su siti web e giornalini periodici hanno appurato che nell’abitazione la donna praticava il mestiere più antico del mondo. Simulando una richiesta d’appuntamento, due agenti della Polizia del commissariato rivierasco sono stati invitati a raggiungerla nel locale di via Crispi dietro compenso di cinquanta euro ciascuno. Una volta accolti, i poliziotti hanno mostrato il tesserino e la placca di riconoscimento, per poi procedere all’identificazione della donna e ricondurre probabili complici.

IL COMPLICE – La donna, che ha dichiarato di praticare l’attività di massaggiatrice, risulta residente a Milano e sposata dal 2006. Proprio il marito, G.S. siciliano di cinquantotto anni con simili precedenti, aveva ottenuto le chiavi dell’appartamento per iniziare il trasloco; il proprietario, del tutto ignaro, aveva infatti concordato l’inizio del contratto di locazione da fine ottobre.