Articolo
Testo articolo principale

Asili nido Marche, da un’indagine dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva nei 311 asili nido della regione (di cui 169 pubblici e 142 privati) i posti sono 8.796, e bastano a garantire il servizio solo a un bambino su quattro, con una spesa media di 297 euro al mese per le famiglie e un costo di 5.879 euro annui per ogni iscritto. 

Il servizio erogato dalle Marche per bambini da 0 a 36 mesi si rivela di qualità più bassa rispetto alla media del Centro Italia, anche per l’alta compartecipazione economica richiesta alle famiglie, che devono coprire il 25,9% del costo totale. A superare questa percentuale è solo il Veneto con il 26,2%, mentre la media italiana si attesta al 19,4%.

Asili nido Marche, i costi

La regione è intervenuta con alcune agevolazioni, come i voucher destinati a famiglie con minori a carico, che arrivano a coprire una cifra massima di 2.000 euro annui, garantiti dai fondi europei Por 2014-2019.

Se la media è di 297 euro al mese, Ascoli è la città in cui si paga di più, dove la retta mensile arriva a 318 euro; la città più economica, invece, Macerata, con 252 euro. Ad ogni modo, i capoluoghi marchigiani, con la loro posizione intermedia, non rientrano nelle 10 città più costose, ma ciò non garantisce l’accessibilità del servizio: quasi 28 mila bambini restano fuori dalle strutture pubbliche e private.

I posti a disposizione, in tutto, sono 8.796 (5.568 pubblici e 3.228 privati), con una percentuale di copertura del 24,4%. Le regioni del Centro Italia, in generale, registrano dati migliori rispetto alla media nazionale del 21,7%: con le Marche all’ultimo posto, la copertura in Umbria si rivela essere del 34%, in Emilia Romagna del 33% e in Toscana del 31%.

Asili nido, i costi in Italia

La regione italiana più economica è il Molise, dove però il servizio è totalmente assente nella città di Isernia, mentre quella più cara è il Trentino Alto Adige.

Dal 2018 le Marche risultano stabili, con una spesa media rimasta pressoché invariata, mentre aumenti delle rette hanno interessato prevalentemente le Regioni del Sud Italia: Abruzzo, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Al contrario, le principali variazioni in diminuzione si collocano nelle regioni del Nord: Liguria e Piemonte.

TAG: ,