Crisi idrica, la Ciip interviene in merito alla riduzione delle portate in sorgente e dell’anomalo andamento climatico stagionale, evidenziando una riduzione della portata delle sorgenti.
Pertanto l’azienda ha attivato il codice rosso, II stadio.
Crisi idrica, cosa comporta il codice rosso
L’Azienda ha già attivato le seguenti azioni:
- chiusura delle fontane monumentali senza ricircolo;
- in zone agricole, non facilmente controllabili, chiusura progressiva delle fontane pubbliche (fino al 100% della totalità delle fontane per ogni Comune);
- nei centri abitati, limitazione tramite l’apposizione di dischetti limitatori e/o chiusura delle fontane pubbliche (fino al 100% della totalità delle fontane per ogni Comune); costante monitoraggio del consumo delle fontane pubbliche e degli idranti antincendio in esercizio presenti nel territorio gestito dall’azienda;
- incremento della disponibilità di mezzi meccanici di soccorso per la gestione delle emergenze localizzate (autobotti e macchine per il confezionamento e conservazione di acqua potabile in buste igieniche);
- potenziamento delle attività di regolazione e monitoraggio dei livelli dei serbatoi;
- attivazione di tutti gli impianti di soccorso per la loro massima potenzialità e utilizzo di tutti gli apporti delle sorgenti minori;
In ogni caso per garantire una equa distribuzione della risorsa idrica disponibile, la CIIP spa provvederà, in relazione ai consumi di utenza e previa comunicazione puntuale alle Amministrazioni, alla cittadinanza, alle associazioni di categoria ed ai diretti interessati, a porre in essere le seguenti ulteriori attività:
- limitazione, tramite l’apposizione di dischetti limitatori, e/o sospensione della fornitura idrica alle utenze non domestiche;
- chiusura di una prima serie di serbatoi nelle ore notturne, come prima fase di possibili altri successivi interventi, attivabili su altri raggruppamenti di serbatoi e/o su altre e più ampie fasce orarie, sempre in relazione all’andamento delle portate sorgentizie, all’andamento climatico e alla domanda idrica da parte delle utenze.
Per ridurre i disagi che potrebbero verificarsi durante tale fase, si sensibilizza l’utenza, soprattutto commerciale e produttiva, a porre particolare attenzione alla manutenzione degli impianti ad autoclave (serbatoi e pompe), ove presenti e, nel caso in cui non si disponga degli stessi, si raccomanda di valutarne la possibilità di installazione ed attivazione.