Mondiali Atletica 2019: arriva dalla gara più lunga e dura da affrontare, ovvero la 50 Km di marcia, la prima medaglia italiana ai Mondiali di atletica di Doha 2019. In Qatar, sfidando delle temperature elevate e una forte umidità, la marciatrice italiana Eleonora Anna Giorgi ha vinto la medaglia di bronzo, chiudendo la prova alle spalle delle cinesi Liang Rui (oro in 4h23’26’)’ e Li Maocuo, argento in 4h26’40”. Per la lombarda di 30 anni, del Gruppo Fiamme Azzurre, il tempo finale è stato di 4h29’13”.
Non hanno completato la gara, invece, le altre due Azzurre: Nicole Colombi e Mariavittoria Becchetti. Tra gli uomini, è arrivato sedicesimo Michele Antonelli in 4h22’20” e si è ritirato Teodorico Caporaso; successo del giapponese Yusuke Suzuki (4h04’20’) davanti al portoghese Joao Vieira (4h04’59”) e al canadese Evan Dunfee (4h05’02”).
Mondiali Atletica 2019: Eleonora Giorgi conquista il bronzo nella 50 Km di Marcia
Sulla strada per 4 ore e mezza, la comasca Eleonora Giorgi ha regalato una grande soddisfazione ai tifosi italiani e al suo allenatore Gianni Perricelli. È stato lui ad avere l’intuizione di farle lasciare l’amata gara da 20 Km, dove Eleonora andava fortissimo, ma spesso veniva fermata dai giudici, per aver marciato irregolarmente. La giovane Eleonora, quindi, ha deciso di trasferire sogni e ambizioni nella gara più lunga in assoluto, ma è stato un azzardo calcolato.
La tribù della Marcia, fucina di metalli preziosi per l’atletica azzurra, aggiunge un’altra pregiata medaglia, quella di Eleonora Giorgi. Bocconiana convinta (si è laureata a pieni voti, in Economia, nell’università milanese), la nostra atleta ha dovuto sfidare, per buona parte del tracciato, anche il deserto di Doha (nel quale, a settembre, le temperature vanno dai 29 gradi di minima, fino ai 39° di massima).
“E’ la prima medaglia italiana in questi Mondiali – ha commentato una soddisfatta e sfinita Eleonora Giorgi, intervistata da RaiSport – ed è la prima anche per me. Sono contenta, e fiera, di averla conquistata con la maglia della Nazionale. Ho usato la testa, le gambe e soprattutto il cuore, per superare i problemi di stomaco che mi hanno rallentata, rischiando anche di non farcela.
Sapevo che era un’occasione da cogliere, non volevo lasciarmela scappare. E’ una gara difficile per tutti, donne e uomini, nessuno è abituato a competere in queste condizioni. Per me, questa medaglia ha un valore inestimabile; è qualcosa di grande, al termine di una stagione magica. La dedico a me stessa, per aver tenuto duro e aver creduto in questo sogno, senza mai arrendermi mai”.