Ascoli Calcio: oggi pomeriggio, nella sede di Corso Vittorio Emanuele è stato presentato il fiore all’occhiello del mercato bianconero, Simone Padoin. Il centrocampista, classe 1984, ha firmato un contratto biennale con la società picena e indosserà la maglia n° 19. Presenti anche il Presidente Giuliano Tosti e il Direttore Sportivo Antonio Tesoro.
Ascoli Calcio, ecco le prime parole picene di Padoin
“Una volta finita l’avventura con il Cagliari mi sono ritrovato svincolato – esordisce il neobianconero Padoin -. Dell’interessamento dell’Ascoli ne ero a conoscenza già da molto tempo, ed è tornato alla ribalta a dieci giorni dalla fine del mercato. Ho detto subito sì. Ascoli è una piazza molto stimolante. Sono troppo contento e carico di essere qua. Ho da sempre avuto le giuste motivazioni, altrimenti non avrei fatto questa carriera. In questi tre mesi senza squadra, questi stimoli si sono moltiplicati.
Il ruolo che preferisco? Sicuramente quello di mezzala sinistra, anche se nella mia carriera ho giocato in varie posizioni. Inizialmente, anche per i problemi fisici di D’Elia, verrò impiegato come terzino sinistro poi si vedrà.
Come giudico questa Serie B? La devo vivere per conoscerla nel profondo, quindi ci vorrà un pò di pazienza. Al momento posso dire che mi sembra molto equilibrata. Il nostro obiettivo è quello di diventare una squadra. La società ha costruito una rosa importante, in cui è difficile distinguere tra titolari e riserve. Noi esperti dovremo prenderci le nostre responsabilità affinchè tutto ciò si verifichi. Appena diventati squadra, ci divertiremo
Il mio primo impatto con l’allenatore? Nella prima telefonata tra noi gli ho detto che mi sembrava strano avere un allenatore di due anni maggiore di me. Ci ho giocato sei mesi a Bergamo. Lo avevo conosciuto di persona 9 anni fa e sono contento di ritrovarmelo come allenatore. A livello tattico lo conosco da una settimana e posso dire che ha il grande pregio di essere schietto e sincero. Ha delle idee valide ed è molto bravo nel trasmetterle alla squadra. Promesse ai tifosi? Le solite, ossia dare il massimo. La società mi ha fatto sentire importante, ma non credo di essere stato il fiore all’occhiello del mercato dell’Ascoli. Posso dare ancora tanto in campo ma non sono quello che ti fa vincere le partite. Metterò al servizio dei miei compagni l’esperienza. Ma, allo stesso tempo, ho voglia di imparare da tutti”.
Un possibile esordio con il Livorno? Ho fatto la preparazione da solo e sono arrivato qua in discrete condizioni fisiche. Mi mancavano il campo, le letture tattiche e tutto il resto. Non sono al top, ma credo di essere assolutamente convocabile, poi deciderà il mister”.
La gioia del presidente e del diesse
“Padoin è conosciuto in tutto il mondo, quindi potrebbe essere superflua la sua presentazione – afferma il presidente dell’Ascoli Giuiano Tosti -. Il nostro direttore sportivo ha fatto un grande lavoro nel portarlo qui ad Ascoli. Ha firmato un biennale ma è il classico giocatore che può giocare fino a 40 anni per le sue grandi qualità professionali e umane.
Abbiamo una squadra discreta per la quale servirà qualche settimana per entrare a pieno regime. Siamo felici per il clima che si è creato con i tifosi . Siamo consapevoli che ogni volta che si scende in campo ci si possa divertire. La riduzione della squalifica a Da Cruz? Esiste un 60% di possibilità che venga tolta. Il caso diffide ad Ascoli? Da quest’anno la normativa è cambiata. Lo steward viene quasi considerato un appartenente alle Forze dell’ordine. Quindi, bisogna comportarci in maniera sempre civile e corretta”.
“Oggi per noi essere qui è un grande orgoglio – dichiara il diesse Antonio Tesoro -Siamo fieri che Simone abbia sposato il nostro progetto. Ci può dare tanto, sia sul campo che fuori. E’ stata una trattativa tutto sommato facile. Avevo pensato a lui ad inizio mercato. Le cifre erano ovviamente alte. Poi, avevamo intenzione di prendere qualcuno a sinistra, e mi è tornato di nuovo in mente Padoin. Dopo un paio d’ore, mi chiama il suo procuratore che mi ha detto che Padoin aveva accettato Ascoli. Viene qui con l’umiltà di chi vuole imparare tanto, e che gli ha consentito di fare una gran bella carriera. Gli auguriamo il meglio e siamo sicuri che ci darà grandi soddisfazioni.