Qualificazioni Europei 2020: partono i gironi di qualificazione ai Campionati Europei di Calcio 2020, che per la prima volta avranno un nuovo formato itinerante (le varie fasi della competizione si svolgeranno in Nazioni diverse). Le qualificazioni a Euro 2020, organizzate in 10 gironi (5 da 5 squadre, e 5 da 6 squadre), il 19 novembre 2019 emetteranno già i primi verdetti: passano le prime due di ogni gruppo, quindi 20 squadre in tutto. Le ultime 4 partecipanti arriveranno dai playoff disputati fra le “non qualificate”, che avranno luogo a fine marzo 2020.
L’Italia è stata inserita in un girone “tranquillo” (Bosnia-Erzegovina, Finlandia, Grecia, Armenia, Liechtenstein), ma è sempre meglio essere prudenti. Il CT Roberto Mancini avrà il compito di risollevare una Nazionale che è reduce da anni in chiaroscuro e che vuole tornare a incutere timore agli avversari.
Qualificazioni Europei 2020: i gironi di qualificazione
Questo l’elenco completo dei gironi di qualificazione agli Europei di Calcio 2020.
- Girone A: Inghilterra, Repubblica Ceca, Bulgaria, Montenegro, Kosovo
- Girone B: Portogallo, Ucraina, Serbia, Lituania, Lussemburgo
- Girone C: Olanda, Germania, Irlanda del Nord, Estonia, Bielorussia
- Girone D: Svizzera, Danimarca, Repubblica d’Irlanda, Georgia, Gibilterra
- Girone E: Croazia, Galles, Slovacchia, Ungheria, Azerbaigian
- Girone F: Spagna, Svezia, Norvegia, Romania, Isole Faroe, Malta
- Girone G: Polonia, Austria, Israele, Slovenia, ERJ Macedonia, Lettonia
- Girone H: Francia, Islanda, Turchia, Albania, Moldavia, Andorra
- Girone I: Belgio, Russia, Scozia, Cipro, Kazakistan, San Marino
- Girone J: ITALIA, Bosnia-Erzegovina, Finlandia, Grecia, Armenia, Liechtenstein
Qualificazioni Europei 2020: le avversarie dell’Italia
La Bosnia ed Erzegovina, reduce da un’ottima Nations League (in cui è ha ottenuto la promozione in “Lega A”, è l’avversaria più difficile da affrontare per gli Azzurri nel girone J. Superata una difficile parentesi tra il Mondiale 2014 e il 2017, la squadra balcanica ha ripreso a crescere con l’arrivo in panchina dell’esperto Prosinečki, che ha dato nuova linfa al gioco della Nazionale. Nelle ultime partite, la Bosnia si è spesso affidata al modulo 4-3-3, con il romanista Dzeko come prima punta, lo juventino Pjanić a centrocampo e il genoano Zukanović al centro della difesa.
La Finlandia, nonostante i tempi d’oro della squadra centrocampo siano un lontano ricordo, sta lentamente provando a ripartire. In “Nations League”, il primato nel Gruppo 2 della Lega C e la promozione in Lega B, testimoniano la bontà del lavoro del ct Kanerva: pur non potendo contare su grandi calciatori (nella rosa finlandese spicca solo il nome del portiere Hradecky, scelto in estate dal Bayer Leverkusen), è riuscito a creare una buona squadra, che adotta il modulo 4-4-2 e nella quale gioca anche un difensore centrale del Crotone, Vaïsänen.
Più deludente, invece, è stato il percorso in “Nations League” della Grecia, arrivata soltanto terza nel Gruppo B della Lega C. Una disfatta, che è costata la panchina al tedesco Skibbe, sostituito da Anastasiadis, tecnico greco con molta esperienza, deciso a provare a rilanciare una Nazionale che, dopo la vittoria a Euro 2004, ha vissuto degli anni difficili. Nella rosa, però, ci sono dei talenti interessanti: Manolas, Papastathopoulos, Samaris, Fortounis e Mitroglou. E’ difficile valutare la pericolosità della nazionale greca, ma gli ellenici potrebbero diventare la rivelazione del girone J.
La Nazionale dell’Armenia ruota, da tempo, attorno al nome del più importante calciatore della loro storia: l’attaccante dell’Arsenal Henrikh Mkhitaryan, capitano della sua Nazionale da diversi anni e autore di 26 reti in 80 presenze. Sarà il giocatore da tenere a bada in una squadra di livello medio, come testimoniato dal secondo posto nel proprio Gruppo di Lega D alle spalle della Macedonia. Il ct Gyulbudaghyants si è affidato, nelle ultime uscite, al modulo 4-2-3-1. Nonostante i suoi limiti, l’Armenia non va sottovalutata, come testimonia l’ultimo precedente contro Azzurri: nel 2013, la squadra, allenata dal CT Prandelli, fu fermata sul 2-2.
Il Liechtenstein sarà la “squadra materasso” del Gruppo J. Già avversaria dell’Italia nel girone di qualificazione ai Mondiali 2018, la squadra è reduce da un ultimo posto nel Gruppo 4 della Lega D di “Nations League” con appena quattro punti conquistati ( si trova al 181 posto nel ranking FIFA). Questa Nazionale è formata soprattutto da giocatori di livello dilettantistico o appartenenti a club di serie minori.
Le parole del CT Roberto Mancini alla vigilia delle qualificazioni
Queste le dichiarazioni del CT dell’Italia, Roberto Mancini, alla vigilia della partita con la Finlandia, che segnerà l’esordio per gli Azzurri alle qualificazioni per gli Europei 2020: “Abbiamo vinto per decenni pensando solamente al risultato finale e questo, adesso, non va più bene. Nel nostro Paese abbiamo sempre messo prima il risultato rispetto al come ci si arriva. Nel calcio di oggi, se non giochi bene, non riesci a vincere con continuità. I giovani hanno bisogno di giocare di più, ai miei tempi c’era chi a vent’anni aveva già 150 presenze in Serie A. I ragazzi di oggi sono tutti bravi tecnicamentte, ma ci vuole anche esperienza internazionale”.
Dubbi? Li avevamo, ora li abbiamo risolti… La speranza è che chi andrà in campo faccia bene, ma siamo convinti di questo. Molti calciatori giocavano insieme da più tempo.
Dovevamo trovare una formazione, su chi affidarci. Le cose sono andate più velocemente del previsto. Inizia il nostro vero obiettivo, da ora in poi la squadra farà un ottimo gioco e dei gol”.
Dove seguire le qualificazioni in tv, streaming e radio
Mentre alcune partite delle qualificazioni saranno trasmesse da Mediaset, le partite della Nazionale Italiana di Calcio si potranno seguire su Raiuno e, in streaming, sul sito Raiplay.it. La diretta radiofonica degli incontri in cui giocheranno gli Azzurri sarà in onda su Radio1, con la radiocronaca affidata al principale radiocronista dell’era moderna: Francesco Repice.