Articolo
Testo articolo principale

Una mattinata intensa quella tenutasi oggi nella Sala della Ragione a Palazzo dei Capitani in occasione del bilancio di fine mandato del Sindaco Guido Castelli.

Tanti i punti su cui si è soffermato insieme al giornalista e conduttore televisivo del programma Coffee Break su la7, Andrea Pancani, di seguito andiamo a vedere quali sono stati tutti i temi affrontati.

Per leggere tutto Tutto quello che conta clicca qui e scarica il pdf.

Guido Castelli, il bilancio di fine mandato

Si intitola Tutto quello che conta, il volume relativo al bilancio di fine mandato del Sindaco, che ha diretto  e governato la città di Ascoli con ben due mandati, dal 2009 al 2019, Guido Castelli.

Un bilancio che ha visto la partecipazione, alla presentazione di oggi,  di numerose autorità e istituzioni; inoltre, è stato il giornalista Andrea Pancani che in una sorta di intervista ha diretto e guidato la presentazione di fine mandato del Sindaco.

Tanti i temi affrontati; dal cosiddetto “Cigno nero”, ossia il terremoto, che ha devastato il nostro territorio fino ai bilanci relativi al primo e al secondo mandato prestando attenzione anche alle tematiche relative alla raccolta differenziata, al piano regolatore fino alla cultura, allo sport e alla famiglia.

tutto quello che conta guido castelli

Tutti i temi affrontati punto per punto

La presentazione si è aperta con la riflessione del giornalista Pancani: “nel mio viaggio verso Ascoli mi si è stretto il cuore vedendo come l’Italia si sia sfatta con il terremoto” precisando che “parlare di ricostruzione e di sisma in televisione non paga con gli ascolti”.

Che cosa lascia il Sindaco Castelli a chi verrà dopo? Con questa domanda è iniziato il bilancio di fine mandato parlando anche dei vari progetti in ballo che il successore di Castelli dovrà realizzare. 

“Tre progetti su tutti, costati 26 milioni di euro: la rivisitazione urbana del quartiere di Monticelli, il rilancio turistico del centro storico e la creazione del parco urbano più grande della Regione”, ha annunciato Castelli.

Cenni anche sui due mandati: sul primo “mi sono ritrovato con un’amministrazione commissariata e dopo 20 giorni dalla mia entrata sono arrivate 360 lettere di licenziamento per i dipendenti della Manuli e subito dopo ha chiuso anche la Prysmian. Ho dovuto inoltre, combattere la diffidenza degli ascolani non essendo nato qua, mi guardavano con sospetto”.

Il secondo mandato invece, “è stato condizionato fortemente dal terremoto e dalle 65 mila scosse che hanno colpito il territorio; 110 nostri dipendenti di Ascoli si sono ritrovati senza scrivania, abbiamo fatto 6000 verifiche, 2000 edifici danneggiati inoltre per Arquata abbiamo fatto tanti certificati di morte”.

Altro tema quello del piano regolatore, l’ultimo dei quali era stato fatto nel 1974. “Nel 2016 abbiamo approvato il nuovo strumento di programmazione; molto importante è stata inoltre, la campagna massiccia di investimenti promossa senza sosta dal 2010 in poi”.

E le opere pubbliche realizzate:

  • la riapertura del Forte Malatesta e del Teatro Romano,
  • il completamento di Palazzo Pacifici
  • il complesso di Sant’Ilario,
  • la Casa della Gioventù,
  • le varie rotatorie cittadine,
  • le aree di sosta,
  • la pista ciclabile Monticelli-Brecciarolo-Villaggio del Fanciullo-l’Autostazione,
  • il tirassegno di Porta Romana,
  • il Piperru di Borgo Solestà,
  • l’eremo di S.Marco,
  • l’Housing Sociale di Palazzo Sgariglia,
  • la sede della polizia municipale, 
  • la nuova piazza SS.Pietro e Paolo.

La spending review ad Ascoli Piceno

Interventi anche per quanto riguarda la spending review.

“Grazie anche alla riorganizzazione della macchina comunale che ha reso possibile una nuova gestione relativa ai costi attraverso la spending review sulla telefonia, sul personale, sulle assicurazioni”.

Il dato relativo alle spese correnti per le utenze telefoniche è passato da 402.112 euro nel 2009 a 147.192 euro nel 2018.

I dipendenti pubblici che prima erano 506 nel 2008, oggi sono 389.

Gli altri temi cittadini: cultura, sociale e sport

La cultura è stato un altro tema importante. 

“Essa permette di collegare Ascoli con il resto del mondo, e mi preme dire che una parte prevalente è ricoperta dal terzo settore . Si è pensato ad Ascoli come “Città della Cultura”con il potenziamento delle varie iniziative culturali che riguardano mostre,festival e i grandi eventi”.

A riguardo sono intervenuti il direttore dell’Amat, Gilberto Santini e il Presidente della scuola di musica, Fly Communications, Christian Mosca.

Spazio anche per il tema dedicato alla famiglia; per il Sindaco “rappresenta un’agente del welfare, la questione sociale che è anche antropologica”. Come Associazione “Città per la Fraternità” è intervenuta l’Avvocato Anna Grazia di Nicola.

Infine sono stati menzionati  anche i temi che riguardano la scuola e lo sport: a riguardo sono intervenuti  il delegato del CONI, Armando de Vincentis, che ha detto che “Ascoli ha dato molto allo sport e si è creato un bellissimo rapporto tra l’amministrazione e il coni attraverso la realizzazione di diverse iniziative” e Agnese Sandrin, ex dirigente dell’Istituto Don Giussani “dieci anni fa Monticelli era la periferia della città ora è diventata una città; la scuola rappresenta la cartina di tornasole dell’amministrazione e specialmente la scuola ascolana non ha mai avuto nessun problema sopratutto per quanto riguarda i trasporti e le mense. Quando il Sindaco veniva a trovarci era sempre un valore aggiunto”.

In conclusione, sono intervenuti anche due ragazzi del Consiglio Comunale che hanno chiesto “di organizzare una giornata ecologica in cui gli studenti vanno in giro e puliscono strade, vie e parchi perchè per noi Ascoli rappresenta un gioiello”.

Cosa lascia Ascoli a Guido Castelli

La domanda che tutti forse non si aspettavano l’ha posta il giornalista Pancani al sindaco  “Che cosa ti lascia Ascoli?”

“E’ un’esperienza antropologica perché facendo il Sindaco sei esattamente lo specchio delle speranze, dei dolori e delle difficoltà. Consiglio di fare un ‘esperienza pubblica. La seconda cosa che mi lascia è di aver conosciuto bene la grande macchina comunale: si parla a sproposito dei dipendenti ma anche loro rappresentano lo specchio della vita. Devo molto a tutti gli attori istituzionali, c’è stata per Ascoli una vera e propria concordia nonostante i vari fatti di sangue che abbiamo avuto”.

guido castelli
TAG: , ,