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CUPRA MARITTIMA – Questa mattina il servizio di Giuseppe Buscemi su “Buongiorno Regione”; dalle 7.30 ha preso il via il collegamento del programma di Rai3 in diretta dalla foce del torrente Sant’Egidio per parlare dei problemi causati dalla fortissima pioggia dello scorso settembre, eventi atmosferici dalla portata eccezionale.

L’INTERVISTA – Buscemi ha intervistato il sindaco Domenico D’Annibali, l’assessore alla Protezione Civile Alessandro Carosi ed il geologo sambenedettese Primo Falcioni. La prevenzione l’unica arma per evitare i problemi che si sono riversati sulla riviera, solo un corretto e lungimirante piano di sviluppo nel rispetto della conformazione del territorio può evitare il crearsi di pericoli inutili. Il giornalista Buscemi ha fatto notare a proposito che lo straripamento alla foce del torrente è stato causato principalmente dall’inadeguatezza del canale di sfogo, formato da soli tre fori, evidentemente insufficienti alla portata dell’acqua in episodi come questi. “Fortunatamente – ha specificato D’Annibali – pochi mesi fa, ad aprile, abbiamo provveduto a pulire, liberare ed allargare l’alveo del torrente Sant’Egidio, fino al confine con Ripatransone. In alcuni punti il letto del torrente era completamente ostruito, se non avessimo provveduto quindi con questa operazione oggi avremmo contato danni ben più gravi”.

 

LA FRANA – Ricordata la frana del 1928 che travolse abitazioni e un treno in corsa. Ha aggiunto a proposito Falcioni: “Il rapporto tra clima e territorio è infatti strettissimo. Tutta questa zona, da Pedaso a San Benedetto del Tronto, è caratterizzata dalla falesia, ovvero una costa rocciosa,  molto delicata, che subisce le conseguenze di forti eventi atmosferici e tende a franare. Abbiamo ora visto con questa pioggia dove il terreno è più fragile, dove occorre intervenire e prevenire per tutelare tutto il territorio”.

IL SINDACO D’ANNIBALE – A tale proposito il sindaco ha concluso: “Spetta a noi amministratori agire in modo da evitare conseguenze negative per i cittadini e il territorio, attraverso scelte che tutelino il territorio”. Esiste infatti un Regolamento di Polizia Rurale che illustra la regolare applicazione delle leggi, dei regolamenti e delle disposizioni che interessano in genere le attività agricole, le coltivazioni, la salvaguarda del territorio e la realtà rurale nella sua globalità. Prossimamente verrà indetta una riunione con i vari quartieri cuprensi per spiegarne l’importanza e far sì che venga applicato correttamente.