ASCOLI PICENO – Argomento scottante quello che riguarda i tagli decisi da Poste Italiane. A tal proposito Cgil, Cisl e Failp, dopo aver aperto all’inizio dell’estate un conflitto di lavoro senza esito hanno proclamato due azioni di sciopero: il blocco delle prestazioni straordinarie dal 14 settembre 2012 al 13 ottobre 2012 ed una giornata di sciopero per il giorno 12 ottobre con lo svolgimento di una grande manifestazione nazionale a Roma nello stesso giorno.
MANCANZA PROGETTO DI CRESCITA – Perché uno sciopero e una manifestazione nazionale? Perché una decisione così grave in un momento di grande crisi del paese ? Perché abbiamo ritenuto che l’attuale gestione dell’Azienda da parte del management imperniata prevalentemente sul contenimento dei costi attraverso tagli indiscriminati (soprattutto del personale) e priva di un solido progetto di crescita e di sviluppo industriale metta in pericolo i livelli occupazionali e ,nel medio periodo, la stessa solidità aziendale.
QUESTIONE TAGLI RIDICOLA – Per quanto riguarda poi i tagli prospettati siamo al ridicolo. Non si può preannunciare un intervento complessivo sul sistema a livello Italia e poi limitarsi ad indicare tagli in cinque regioni (tra cui le Marche) nell’anno in corso senza inserire gli stessi in un piano complessivo generale, che avrebbe dovuto essere illustrato al tavolo nella sue interezza per poter essere valutato complessivamente. E i risultati già si vedono. In diversi centri di recapito ci sono notevoli quantità di giacenza di posta non consegnata con disagi per i cittadini. Invece l’Azienda, con l’intento di dividere i lavoratori, parte solo in alcune realtà, nella speranza che, una volta consolidata la nuova organizzazione nelle cinque regioni prescelte, sia poi più semplice forzare la mano nel restante territorio, partendo con la successiva serie di tagli in tutta Italia, che ammonterà quasi a 10.000 esuberi complessivi, ciò al fine di evitare una giusta e complessiva reazione da parte dei lavoratori. E’ una strategia subdola che va contrastata con una grande stagione di lotte che dovrà vedere la reazione compatta di tutta la categoria in tutte le realtà d’Italia, sia quelle che vengono coinvolte in questa fase, sia tutte le altre che saranno coinvolte in tempi successivi. Lo Sciopero e la conseguente Manifestazione del giorno 12 ottobre dovranno essere il momento per porre la questione poste italiane al centro dell’attenzione della comunità e della politica e pertanto è importante che si realizzi il massimo della partecipazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici postali che devono sapere che stanno lottando per la difesa del proprio posto di lavoro.