Un nobile mix di ingredienti sono alla base di una ricetta tutta speciale. Una ricetta che rende unico il Forno Marozzi di Acquasanta Terme.
Parliamo di un prodotto finale dove farine, lievito, l’amore e l’allegria si fondono per dar vita alla solidarietà.
Il Forno Marozzi è il tipico esempio di un’attività che con i suoi grandi problemi derivati dal terremoto, nonostante tutto si adopera per aiutare il prossimo. Ogni giorno, più precisamente ogni mattina, vengono consegnati dai dieci ai venti chilogrammi di prodotti tra pane fresco e biscotti dolci, appena sfornati, destinati agli amici terremotati più sfortunati o alla Caritas di Ascoli Piceno che li consegnerà nei suoi pasti alle famiglie più in difficoltà.
Un regalo che già da molti mesi la piccola attività acquasantana fa alla comunità locale. Un pensiero generoso verso il prossimo, fatto in silenzio e col sorriso. Un gesto che merita una citazione e di essere reso noto per esortare sempre più persone a seguire l’esempio.
Tante piccole attività del cratere o dell’Alta Valle del Tronto quotidianamente già compiono simili iniziative per aiutare chi è in difficoltà. Azioni compiute da persone alle quali il terremoto ha creato numerosi problemi come i crolli di fatturati alle loro micro imprese, ma che allo stesso tempo ha rafforzato la sensibilità fraterna contro una crisi già pregressa ma ora sempre più incalzante, in queste zone di montagna.
Centro di carità di San Marcello
Destinazione principale della solidarietà del Forno Marozzi è proprio il Centro di Carità di San Marcello ad Ascoli Piceno. Gestito dalla locale Caritas, il centro istituito da diversi mesi, fornisce il mangiare a circa cento famiglie ascolane in situazioni d’indigenza per la perdita del lavoro o per gravi disagi sociali.
Una realtà in silenziosa crescita a testimonianza di una presente situazione sociale difficile e di un futuro incerto. Raccogliamo l’appello della rete Caritas alla colletta alimentare, al crescente bisogno di aiuto che non ha canoni del poco o del tanto, ma esclusivamente di chi può, quello di donare.
