Nelle ultime ore pare che Google abbia depositato un brevetto per una delle sue ultime innovazioni: l’interessantissimo algoritmo identificabile con il nome di Automatic Large Scale Video Object Recognition, ovvero “riconoscimento automatico su larga scala di oggetti video”. Con questa tecnologia sarà dunque possibile ricercare uno specifico oggetto presente all’interno di un video. Questo, in altri termini, sta quindi a significare che se in un filmato, ad esempio, dovesse essere mostrata un’opera d’arte, l’algoritmo entrerà in azione provvedendo ad aggiungere, in maniera completamente automatica, il relativo tag al video riprodotto, con una conseguente velocizzazione dell’atto di ricerca da parte dell’utente. Per la sperimentazione dell’algoritmo, Google ha previsto uno stock iniziale costituito da 50 mila tag facenti riferimento ad altrettanti 50 mila oggetti, un numero destinato a salire nei prossimi mesi. Ma la novità di Google ha suscitato già delle critiche riguardanti la tutela della privacy: con il sistema di riconoscimento automatico su larga scala di oggetti video, infatti, gli utenti potrebbero perdere ancora una volta il controllo di ciò che succede con i loro dati.