ASCOLI PICENO – La Provincia di Ascoli Piceno si aggiudica un pesante quinto posto per il numero di ore di Cassa Integrazione in tutti i settori economici nei primi sei messi dell’anno. I numeri preoccupanti sono stati resi noti da Confartigianato. Complessivamente sono state 2.893.450 le ore di Cig ottenute dalle aziende dei vari comparti nel Piceno per impiegati ed operai, ovvero un dato che colloca il territorio ascolano al quinto posto in Italia, in questa allarmante graduatoria, preceduto, tra l’altro, da altre due province marchigiane come Pesaro (terzo posto) e Macerata (quarta).
I NUMERI IN DETTAGLIO – La Confartigianato è andata anche a scorporare i dati settore per settore. Affiora un quadro che vede l’industria con 1.550.225 ore di cassa integrazione, l’edilizia con 207.363 ore, il commercio con 313.642 ore, l’artigianato con 705.903 ore e altri settori con 116.317 ore. Esaminando le diverse tipologie di cassa integrazione autorizzata, emerge che 674.055 sono state le ore di Cig ordinaria, 846.203 quelle di Cig straordinaria e ben 1.373.192 di Cig in deroga. Questo a testimoniare che in gran parte sono state proprio le aziende più piccole ad essere state maggiormente colpite dalla crisi. Esaminando il dato in termini percentuali, la cassa integrazione nell’industria è stata pari al 53,6% del totale, il 7,2% riguarda l’edilizia, il 10,8% il commercio, il 4% settori vari e il 24,4% l’artigianato. Nel totale della cassa integrazione autorizzata per il Piceno, il 23,3% è costituito da Cig ordinaria, il 29,2% da Cig straordinaria e il 47,5% da Cig in deroga.
GUIDO TARLI – Il segretario interprovinciale della Confartigianato di Ascoli e Fermo ha commentato così i dati: “Un dato che fa perfettamente comprendere quali siano le difficoltà delle aziende del nostro territorio in questa fase”.