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ASCOLI PICENO – Il sindaco Guido Castelli ha avuto un importante incontro con una delegazione della Failp Cisal, in merito alla programmata chiusura dell’ufficio postale di Poggio di Bretta, da parte di Poste Italiane ed anche per il taglio delle 5 zone di recapito cittadine. Il Sindaco ha condiviso quanto rappresentato e garantito il suo personale impegno presso Poste Italiane per evitare sia la chiusura del predetto ufficio Postale e sia per scongiurare il taglio delle zone di recapito cittadine.

DOCUMENTO IN CONSIGLIO COMUNALE – Su iniziativa del consigliere comunale Walter Barboni, e con la firma di molti consiglieri , sarà discusso nel prossimo consiglio comunale un ordine del giorno riguardante varie situazioni che riguardano la nostra città relativamente a Poste Italiane. “Premesso – si legge nel documento – che secondo il piano di riorganizzazione che Poste Italiane vi sarebbero quasi 1.800 uffici postali sparsi sul territorio italiano a rischio chiusura o da razionalizzare riducendo l’orario e i giorni d’apertura. In particolare, tra gli uffici a rischio chiusura rientra anche quello sito nella frazione di Poggio di Bretta. Trattasi di un ufficio che presenta buoni rendimenti e che serve un grande bacino di utenza. La chiusura dell’ufficio provocherebbe notevole disagio per i residenti che sarebbero costretti a spostarsi per diversi chilometri con evidenti difficoltà dettate anche dalla necessità di reperire un idoneo mezzo di trasporto, tale chiusura comporterebbe inoltre un insostenibile ingolfamento degli uffici postale di Monticelli e dell’Oasi di Marino del Tronto che sono già insufficienti per il grande bacino di utenza che servono. La soppressione dell’ufficio di Poggio di Bretta, creerebbe disagi non solo alla locale cittadinanza di ma a tutto il bacino circostante tutto ciò potrebbe provocare il rallentamento se non addirittura l’interruzione di un pubblico servizio che Poste Italiane è tenuta a garantire, oltre a determinare disagi per l’utenza ed anche inevitabili problemi di ordine pubblico”.

LA PROPOSTA – L’ordine del giorno poi evidenzia che Poste Italiane, per quanto concerne il recapito cittadino, ha previsto il taglio di 5 zone, con gravissime ricadute per i disagi provocati all’utenza, e soprattutto con la formazione di ben 16 eccedenze nella Provincia di Ascoli Piceno, ricollocabili ad Ancona Cuas. Proprio riguardo a tale ordine del giorno Barboni ed una delegazione sindacale della Failp Cisal hanno incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli per ribadire che occorre sollecitare, proprio come si legge nel documento, “Poste Italiane S.p.A. a rivedere con urgenza il piano di riorganizzazione stralciando l’ufficio postale della frazione di Poggio di Bretta dall’elenco di quello da chiudere e mantenendo inalterato l’orario di apertura al pubblico e di far conoscere quali sono le motivazioni che hanno spinto la Direzione di Poste Italiane a prendere provvedimenti così drastici che, qualora venissero attivati, porterebbero alla quasi certa paralisi degli uffici postali ubicato a Monticelli e all’Oasi – Marino del Tronto e a rivedere la decisione di tagliare 5 zone nel recapito di Ascoli città e di far conoscere quali sono le motivazioni che hanno spinto la Direzione di Poste Italiane a prendere provvedimenti così drastici che, qualora venissero attivati, porterebbero alla quasi certa paralisi del recapito ad Ascoli città”. Al sindaco è stato chiesto di portare avanti una iniziativa di sensibilizzazione nei confronti del Governo Nazionale e del Parlamento al fine di salvaguardare il regolare svolgimento dell’attività degli uffici postali nella città di Ascoli Piceno ed al fine di salvaguardare posti di lavoro e qualità del servizio che in caso di taglio di 5 zone subirebbe un’improvvisa discesa.”