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CUPRA MARITTIMA – Il Belvedere cuprense è dedicato a Giorgio Calcagno. La cerimonia, che ha incorniciato l’inaugurazione del belvedere da ora dedicato al noto giornalista e scrittore, si è svolta domenica quando è stata ufficialmente presentata la targa con il nome dell’illustre personaggio. Presenti la moglie di Calcagno, due dei quattro figli dello scrittore, ovvero Cristiano e Germana, Sandro Pazzi presidente dell’associazione La Luna, Vermiglio Ricci presidente dell’Archeoclub, il poeta De Signoribus, l’artista Bartolomeoli, l’ex assessore alla cultura della Provincia di Ascoli Carlo Verducci e don Luigino Scarponi che ha benedetto il luogo. 

CINQUE POESIE – Per l’occasione è stata pubblicata e donata ai presenti la raccolta “Cinque Poesie”, un quaderno curato da De Signoribus e dall’associazione culturale La Luna che raccoglie appunto i cinque componimenti di Calcagno, ovvero Canzonetta d’amore a Graziella, La finestra di Corso Sebastopoli, Quarantadue anni, Nella Luce di sale, e Madonna di settembre 2001, arricchite da un’illustrazione di Alfredo Bartolomeoli. Le opere sono state lette dall’attore Piergiorgio Cinì che ha saputo emozionare il pubblico, soprattutto la moglie di Calcagno, la signora Graziella Ricci e i familiari giunti a Cupra per l’occasione.

LA VOCE DEL COMUNE – Il sindaco Domenico D’Annibali ha dichiarato l’onore di questo gesto, rvolto “ad un personaggio come Calcagno, che, torinese di nascita ma cuprense di adozione, ha amato molto questo piccolo grande paese”. “Il giornalista – ha proseguito l’assessore alla cultura Luciano Bruni – ha frequentato Cupra dal 1955 fino al 2004, quando, proprio il 26 agosto, morì improvvisamente. Calcagno rimane nella memoria di quanti lo hanno conosciuto come una personalità che si è spesa a tutto campo. A lui non poteva essere intitolato un luogo diverso da questo, dalla vista così bella ed emozionante».

I FAMILIARI – Commossa la moglie Graziella ha aggiunto che questo momento si aggiungerà ai ricordi familiare che custodisce nel cuore e, ringraziando l’amministrazione comunale, suggella il legame con Cupra. “Da oggi sapere che questa balconata porta il nome di Giorgio vuol dire per noi una sorta di appuntamento fisso che avremo con Cupra”, spiega la donna, mentre stringe tra le mani il piatto decorato per l’occasione dalla ceramista di Carassai Emilia D’Abramo.