Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli torna a scrivere alla Regione Marche e a ribadire la sua posizione in merito all’ospedale unico del Piceno. Entro il 2 Febbraio, infatti, i sindaci delle aree ritenute idonee per il nuovo ospedale unico dovevano presentare una posizione su territorio comunale. Ma il primo cittadino ascolano è ancora in attesa di sapere se la Regione Marche ha intenzione o no di istituire l’azienda ospedaliera Marche Sud.
Prima l’azienda ospedaliera Marche Sud
“Chiedevo di conoscere: se la Regione Marche intende confermare la decisione di istituire l’azienda ospedaliera Marche Sud subordinando l’unificazione dei plessi ospedalieri di Ascoli Piceno e San Benedetto alla costituzione della medesima, esattamente come previsto a pg 118 del Piano Socio Sanitario 2012/1014 adottato in data 16.12.2011 dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 38; con quali risorse e per quale ammontare, intende garantire la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero unificato”.
Risposte non sono arrivate, ma è arrivata la richiesta di indicare aree predisposte alla realizzazione di un nuovo ospedale unico.
Castelli striglia la Regione
“Tale condotta amministrativa e il suo eloquente silenzio documentano implicitamente che la Regione Marche non intende dare seguito alla decisione di istituire l’azienda ospedaliera Marche Sud. – ha puntualizzato – Quella di soprassedere alla istituzione dell’azienda è una decisione grave e sbagliata. Una decisione che, tra l’altro, contraddice quando unanimente richiesto dalla conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 5 che deliberò di subordinare il proprio assenso al progetto di integrazione sanitaria tra l’Ospedale di Ascoli e quello di San Benedetto proprio alla istituzione dell’Azienda Ospedaliera Marche Sud”.
La posizione di Castelli
Castelli rimarca dunque la contrarietà all’unificazione dei due plessi ospedalieri, piuttosto ha suggerito di indirizzare le risorse per la rigenerazione e riqualificazione straordinaria degli ospedali di Ascoli e San Benedetto.
“Confidando che la Regione voglia rivalutare la decisione di non dare seguito alla costituzione dell’azienda ospedaliera e – ha concluso il sindaco – successivamente riattivare i necessari confronti per la localizzazione di un plesso ospedaliero unico e baricentrico”.