Operazione Orange: come spiegato ieri in occasione di una conferenza stampa, il 24 gennaio, alle prime luci dell’alba, ad Ascoli Piceno, Martinsicuro (TE) e Pozzuoli (NA), i Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno insieme ai colleghi territorialmente competenti, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP Annalisa Giusti presso il Tribunale di Ascoli Piceno, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 persone – 4 italiani (C.M., D.S.A., C.S. e C.E.) e due albanesi (I.E. e S.A.) imputabili di detenzione illecita di stupefacenti, continuata e in concorso.
Come illustrato dal comandante provinciale di Ascoli Piceno, il Tenente Colonnello Ciro Niglio e il comandante del reparto operativo, il Maggiore Pompeo Quagliozzi, il complesso processo investigativo, durato circa un anno, ha stabilito che gli indagati utilizzavano canali di approvvigionamento nelle province di Napoli (Pozzuoli) e Teramo (Martinsicuro e Villa Rosa). L’Operazione Orange ha portato a 3 arresti in flagranza di reato e a 6 ordinanze di custodia cautelare – 4 in carcere e 2 ai domiciliari – e al sequestro di decine di dosi di cocaina ed eroina, le quali venivano dissimulate in contenitori cilindrici simili a quelli di farmaci come la Vivin C.
L’elogio del sindaco per l’Operazione Orange
In merito a quanto accaduto, il sindaco di Ascoli Guido Castelli ha voluto immediatamente “esprimere gratitudine ed orgoglio al comando provinciale dei carabinieri per la brillantissima operazione condotta dagli uomini guidati dal colonnello Ciro Niglio contro i mercanti di morte che stanno infestando i nostri territori. La lotta alla droga ed il contrasto allo spaccio di stupefacenti deve essere uno degli elementi più importanti dell’azione dello stato. Grazie all’abnegazione dei Carabinieri di Ascoli possiamo dire che, nella nostra città, c’è chi fa ampiamente la propria parte per contrastare il degrado della droga”.
Riconoscenza è stata espressa anche dai Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, poiché l’Operazione Orange è stata corale, in quanto vi hanno preso parte decine di carabinieri con l’ausilio di un elicottero del 5° Nucleo Elicotteri di Pescara e di 2 unità antidroga del Nucleo Cinofili Carabinieri di Pesaro.