Il Var o la Var, come si scrive? Ormai entrato nel gergo comune calcistico, sia dalla stampa che dalle tv viene chiamato in entrambe le maniere. Vediamo allora qual è la sua corretta pronuncia e come funziona questo strumento che tanto sta facendo discutere.
Var: come si dice e come funziona?
La pronuncia corretta è il Var. Si tratta di filmati (Video Assistant Referee) che aiutano l’arbitro in caso di situazioni di gioco dubbi. Situazioni che vengono chiamate game-changing situations (che cambiano una partita) e che sono le seguenti: segnatura di un gol; assegnazione di un calcio di rigore; espulsione diretta; errore di identità (scambio del calciatore da ammonire o espellere con un altro); scorrettezze(calci,schiaffi,testate,pestoni ecc volontari). L’aiuto del sistema Var può essere richiesto solo dall’arbitro o dai suoi assistenti, non dalle squadre.
I numeri del Var in Serie A
Come tutti i calciofili sapranno, il Var è stato introdotto per la prima volta in Serie A da questa stagione, dopo che lo scorso anno era stato utilizzato nelle fasi finali del Campionato Primavera. Tiziano Pieri, ex arbitro internazionale ed esperto di Var alla ‘Giostra del gol’, la trasmissione di Rai Italia, ha rivelato in un’intervista all’Ansa, alcuni numeri sul ruolo del Var in questa prima parte di Serie A. Il nuovo sistema tecnologico è intervenuto ben 45 volte per correggere le decisioni degli arbitri. Andiamo con ordine, analizzando categoria per categoria di episodi. Il Var, sempre secondo Pieri, ha concesso 17 calci di rigore togliendone 7. Passando ai gol, 9 di questi sono stati annullati per fuorigioco mentre 3, seppur giudicati in off side dagli assistenti, hanno ricevuto la convalida di regolarità. Anche il numero delle espulsioni salta all’occhio: ben 10 i cartellini rossi comminati attraverso il Var.
Ma quali sono gli arbitri che nel girone di andata hanno più beneficiato del Var? Davanti a tutti Mariani che ha cambiato 5 volte decisioni dopo aver visto il video. Alle sue spalle Valeri con 4 cambi di provvedimenti allo schermo. Ci sono anche direttori di gara che non hanno mai usufruito del Var: si tratta di Calvarese e Irrati.