Martedì 26 dicembre dalle ore 17.30 fino alle ore 19.30 circa avrà luogo la 39ma edizione del Presepe Vivente di Comunanza (AP).
Hanno illustrato il programma di una delle manifestazioni natalizie più antiche delle Marche il Consigliere Provinciale Alberto Antognozzi e il regista della rappresentazione della Natività Marco Renzi.
L’evento, reso possibile grazie al Comune di Comunanza, all’associazione Comunanza-Eventi e alla Pro Loco, è stato presentato presso il Palazzo San Filippo di Ascoli Piceno.
La storia
Dopo un anno di inattività legata alla crisi sismica del 2016/2017, “il paese della longevità” tornerà ad animarsi nel periodo dell’anno che più elargisce speranza, il Natale.
Il Presepe Vivente di Comunanza, nato nel lontano 1969, ha iniziato a coinvolgere il centro storico e i suoi abitanti agli inizi degli Anni 80. Una volta la manifestazione ha goduto anche della regia di Alberto Sironi che fra il 1999 e 2000 ha diretto Il commissario Montalbano. L’ispirazione iniziale è giunta dal Presepio di Rivisondoli, in provincia de L’Aquila, per quanto riguarda l’ambientazione. Mentre l’idea di fondere l’anno zero con fatti e personaggi contemporanei, è stata tratta da Napoli.
Vi sono state diverse interruzioni, la più recente e dolorosa tuttavia risale all’anno scorso, quando gli eventi tellurici hanno reso gran parte del paese inagibile.
Il desiderio di portare avanti una rappresentazione intrisa di tradizione e spirito natalizio, ha persuaso gli organizzatori a cambiare la location. Da quest’anno il Presepe Vivente di Comunanza riprodurrà la Nascita del Bambino Gesù lungo il Parco Urbano della Rimembranza. Si tratta di un vero e proprio esperimento che non potrà contare, come nelle edizioni passate, sul fascino del patrimonio architettonico ma sulla fantasia dei presenti, sulle scenografie realizzate per l’occasione e sull’incanto di un percorso naturalistico.
Il titolo della 39ma edizione – Dall’anno zero alla contemporaneità – è evocativo. In lui è racchiuso il senso dell’intera rappresentazione.
Presepe Vivente di Comunanza, 39ma edizione
Nel giorno dedicato a santo Stefano il cosiddetto paese della longevità sarà il protagonista della 39ma edizione del Presepe Vivente di Comunanza.
Il pubblico non assisterà ad una rappresentazione teatrale, ma attraverserà gli eventi e i luoghi che hanno segnato la Natività.
Dopo l’ingresso e il censimento, si penetrerà nel mercato. Subito dopo si raggiungerà il secondo livello con il campo romano e i gladiatori. Al terzo livello si camminerà al fianco dei Re Magi con digressioni verso l’Annunciazione da una parte e l’Incontro con Elisabetta dall’altra. Dopo una passeggiata si raggiungerà la grotta di Betlemme.
La speranza degli organizzatori è che “il messaggio del Natale possa arrivare anche laddove il buio è potente, e che tutti gli uomini di buona volontà, a qualunque religione ed etnia essi appartengano, possano presto regalarci un mondo dove la pace sia la cosa più normale“.
Con il biglietto che avrà un prezzo modico – 5 euro – verrà consegnato un gettone per poter degustare, nel punto di ristoro allestito lungo il percorso, del rigenerante vin brulé.
Antognozzi: manifestazione di valenza territoriale
Antognozzi ha ricordato innanzitutto l’importanza di riportare in vita certe manifestazioni per trasmettere alla collettività quella distensione conseguibile solo con le tradizioni e le consuetudini più sentite.
Ha poi aggiunto: “Si tratta di un appuntamento di valenza territoriale che richiama centinaia di visitatori e coinvolge oltre 200 figuranti della cittadina di tutte le età in abiti storici in questa edizione, che si snoda tra alberi e sentieri, il pubblico sarà immerso nella rievocazione e potrà camminare in uno spaccato storico, tra la folla accorsa per il censimento, i mercati dell’epoca, i campi militari e i combattimenti dei gladiatori. Particolarmente suggestive saranno le scene dell’Annunciazione e della Natività con un livello della rappresentazione dedicato al Viaggio dei Magi tra dune di sabbia e paesaggi desertici evocati da immagini video proiettate“.
Renzi: il Presepe Vivente di Comunanza porta la luce fra i coni d’ombra
In occasione della conferenza stampa di presentazione il regista Renzi ha affermato: “Il Presepe anche quest’anno, come avvenuto nell’edizione 2015, ha come titolo Dall’anno zero alla contemporaneità collegandosi ai recenti e terribili fatti di cronaca, ossia gli attentati terroristici avvenuti in vari capitali europee. I visitatori prima di immergersi nel racconto evangelico passeranno all’ingresso in una sorta di finzione scenica moderna con tanto di controlli al metal detector per prevenire armi ed esplosivi. Alla fine della rappresentazione torneranno le immagini contemporanee con la ricostruzione di attentati come quello di Nizza con carcasse di mezzi e videoproiezioni. Tutto ciò per promuovere un momento di riflessione su certe zone d’ombra che segnano il nostro vivere e convivono con il messaggio di solidarietà di speranza che deriva dal Natale“.