Ascoli Picchio: dopo l’immeritato stop di Perugia, è obbligatorio fare due conti per capire quanti punti servono a fine girone d’andata per stare tranquilli. Scopriamolo insieme.
Ascoli Picchio: ecco la situazione a fine girone di andata negli ultimi tre tornei
Il confronto con i campionati di cadetteria passati è l’Abc in questo caso. Nella stagione 2016/17 al termine della 21esima giornata, la classifica si presentava così: Trapani ultimo con 13 punti, penultimo il Latina a 16, terzultimo il Pisa con 17. Le tre squadre citate così sarebbero retrocesse matematicamente. Avellino a 19 e Ternana a 20 avrebbero fatto lo spareggio play – out. Per quanto riguarda l’annata 2015/16 ecco la graduatoria di allora: Como fanalino di coda a 14 punti, Virtus Lanciano penultimo con 15, Salernitana terzultima a 20. Quartultimo Latina a 22 e quintultimo proprio l’Ascoli con 23. Campionato 2014/15: ultimo il Brescia con 17, penultimo il Cittadella a 19, Latina terzultimo a 20, play out per Crotone e Varese, entrambe a 21 punti.
Almeno 7 punti in 4 gare
Sviscerati i numeri degli ultimi campionati, viene fuori una certezza: se si chiude l’andata a 20 punti si è comunque nei guai. Infatti con questa quota ben che vada si fanno i play-out (stagione 2016/17). Analizzando la classifica dell’Ascoli, si nota che i bianconeri sono a 14 punti, a 4 turni dalla chiusura del girone d’andata. Cosa significa questo? Che i Piceni dovranno totalizzare almeno 7 punti (meglio 8) nelle 4 gare rimaste appunto. Il calendario recita: Entella sabato 9 dicembre al Del Duca, Avellino in trasferta il 16 dicembre, Pescara in casa prima di Natale e Brescia fuori l’ultimo dell’anno.
L’ideale sarebbero due vittorie al Del Duca e altrettanti pareggi fuori dalle mura amiche. Un ruolino di marcia che sulla carta, non sembrerebbe impossibile, ma che, analizzando la situazione attuale del Picchio non appare molto percorribile. La gara di sabato prossimo contro l’Entella dell’ex Aglietti diventa di vitale importanza. I tre punti, oltre al morale, consentirebbero di restare agganciati al treno salvezza. In caso di pareggio o sconfitta, il gap con le dirette concorrenti inizierebbe a diventare quasi incolmabile.
