Terremoto, via libera dall’aula del Senato al decreto fiscale collegato alla manovra, per il quale il governo ha posto la fiducia. Come previsto non ci sono state sorprese: 148 i voti a favore, 116 i voti contrari, tra quello di Mdp (Movimento Democratico e Progressista) e nemmeno un astenuto. Cas (Contributo di autonoma sistemazione), sospensione mutui, bollette: questi gli argomenti principali trattati e contenuti nell’emendamento.
Terremoto, tutte le novità riguardanti la ricostruzione
Per quanto riguarda la scadenza per la presentazione della domanda per ottenere il contributo da danni lievi, questa è stata prorogata al 30 aprile 2018. Possibile un’ ulteriore unica proroga al 31 luglio dello stesso anno. Coloro che hanno avviato i lavori di sistemazione o di ripristino danni dovranno presentare presso gli Uffici speciali la documentazione entro 60 giorni dall’avvio dei lavori appunto. L’emendamento del Governo specifica che nei casi di inosservanza dei termini stabiliti per presentazione domanda e documentazione, decade anche l’ottenimento del Cas (Contributo di autonoma sistemazione).
I Comuni, per velocizzare la ricostruzione e lo smaltimento delle domande, si occuperanno dell’attività istruttoria e di procedere all’adozione dell’atto finale relativa al rilascio del titolo abilitativo edilizio. Nel caso di riparazioni per danni lievi, sempre serve la Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata). Inoltre, le schede Aedes che fanno riferimento all’agibilità degli edifici, dovranno essere presentate entro il 31 gennaio 2018.
Mutui e bollette, cosa c’è da sapere
Spostandoci ai mutui, il documento del Governo prevede la sospensione dei pagamenti su quelli inerenti la prima casa fino al 31 dicembre 2018. Mentre per quelli relativi agli immobili inagibili o distrutti collocati in zona rossa, la data è prorogata al 31 dicembre 2020. Capitolo bollette di energia elettrica e gas: vengono sospesi pagamenti anche delle fatture per le abitazioni in agibile o distrutte. Il termine è sempre quello del 31 dicembre 2018. Nello specifico, le aziende erogatrici definiranno piani di rateizzazione per la ripresa dei pagamenti sospesi e che dovrà avvenire in 36 rate.