Terremoto: ad oggi sono 1228 le casette consegnate alle aree colpite dal sisma di agosto e ottobre 2016.
Terremoto: 1228 Sae consegnate in 4 Regioni
Le 1228 Sae (Soluzioni abitative di emergenza) sono state date, ovviamente, nelle 4 regioni più colpite dal sisma. Nelle Marche siamo a quota 287 tra Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina e Visso. 624 (più del 50%) nel Lazio tra Amatrice e Accumoli. In Umbria tra Cascia e Norcia se ne sono viste 316. Una sola casetta è stata consegnata in Abruzzo, per la precisione a Torricella Sicura, nel teramano
Tante le casette che mancano ancora all’appello
Purtroppo la ricostruzione e quindi, anche la consegna delle nuove strutture abitative va a rilento. Infatti sono ben 3702 le casette ordinate dai 50 Comuni del cratere sismico. Quindi le 1228 consegnate rappresentano meno di un terzo del totale. Spulciando tra i numeri, le Marche ne hanno ordinate 1843 per 29 Comuni, il Lazio 826 per i tre Comuni più colpiti, l’Umbria 783 suddivise tra Norcia, Cascia e Preci e l’Abruzzo 250 per 13 Comuni. 123 le aree che in questo momento sono sottoposte ai lavori.
Che cos’è una Sae?
In principio fu il 24 agosto 2016 a distruggere la quotidianità di queste terre meravigliose. Il 26 e il 30 ottobre il terremoto si ripresentò, completando l’opera di distruzione iniziata due mesi prima. In quei tristissimi momenti si è iniziato a parlare di Sae (Soluzione abitative di emergenza), le cosiddette casette. Ma quali sono le loro caratteristiche? Innanzitutto si tratta di abitazioni del tutto antisimiche, e ci mancherebbe. Queste strutture vengono realizzate nel rispetto del risparmio energetico. Possono essere di diverse dimensioni: 40, 60 e 80 metri quadri, smontabili, riconvertibili e completamente arredate. Le Sae, inoltre, oltre ad essere adatte a qualsiasi condizione climatica, sono collegate da percorsi pedonali e da aree destinate al verde. Altra peculiarità delle suddette abitazioni è la totale assenza di barriere architettoniche, per garantire la massima accessibilità a tutti gli ambienti.