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Fermo convalidato per i due profughi accusati di aver abusato della tredicenne di Ascoli Piceno. Intanto dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica richiesto d’urgenza dal sindaco Guido Castelli è emersa la decisione di rafforzare nell’immediato le misure di vigilanza nel territorio.

Cuscini insanguinati simbolo di protesta

Davanti alla Prefettura di Ascoli Piceno, nella nottata tra il 25 e il 26 Ottobre sono stati posti dei cuscini insanguinati simbolo della protesta di Forza Nuova. “Siete tutti colpevoli. – si legge in un comunicato del movimento – La complicità morale della politica non deve passare in secondo piano in questa tragedia, una barbarie frutto dell’accoglienza senza limiti che grida giustizia: la falsa solidarietà di governo e amministrazioni protegge le loro sporche coscienze”.

“Basta accoglienza”

Allo sconcerto della città si sono uniti gli interventi delle forze politiche una dopo l’altra hanno commentato questa grave vicenda. A prendere una posizione con la presenza di migranti in città è Andrea Maria Antonini (Lega Nord), ex consigliere ed ex assessore provinciale, che su Facebook ha postato che qualora la notizia trovasse conferma chiederà al Prefetto l’immediata chiusura di tutti i centri d’ospitalità presenti nel comune. Richiesta intesa non come un semplice atto punitivo, ma per ragioni di sicurezza.

Basta accoglienza e chiusura dei centri si legge anche nel post di Marco Fioravanti (Fratelli d’Italia). “Ci sentiamo assediati, con anziani che hanno paura ad uscire dalle Poste, ragazzi che hanno paura a prendere il bus, ragazzine e donne che hanno paura a camminare o a fare una corsetta la sera. Non si può vivere nella paura, abbiamo subito dei flussi nella nostra città in modo inconsapevole ma abbiamo superato ogni limite di sopportazione”.

L’appello del PD

Il Partito Democratico si è stretto attorno al dolore della vittima e della sua famiglia, accogliendo con favore la richiesta del sindaco per il comitato per l’ordine e la sicurezza, non nascondendo però il timore che venga alimentato le paure e l’odio. “Ci auguriamo che, dopo questo incontro, il primo cittadino prenda la decisione di aderire allo Sprar e non limitarsi semplicemente, affiancato dalle forze politiche, a fare un voltafaccia nei confronti del prefetto. – e hanno aggiunto – La nostra amministrazione ha sempre rifiutato il dialogo con lo Stato, evitando di affrontare il problema dell’integrazione o meglio affrontando in maniera quantomeno ambigua”. Sulla questione degrado in viale de Gasperi, c’è un’interrogazione del Pd inerente la riqualificazione presentata a fine settembre e un’altra per l’istallazione delle telecamere.

Il caso arriva al Ministero dell’Interno

Il fatto ha smosso il senatore Maurizio Casparri (FI) che chiederà al ministro dell’Interno di escludere dall’obbligo di accoglienza i comuni del cratere o quanto meno di accogliere la richiesta del sindaco Castelli di eliminare o riportare entro il tetto dei tre richiedenti asilo per mille abitanti i comuni come Ascoli.

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