Prima che nascesse la psicologia come scienza il ruolo di “analisi” e approfondimento della mente e dei sentimenti umani era svolto in modo “carbonaro” dalla letteratura. Questa tesi è tanto più vera quanto si osserva come i padri fondatori della psicanalisi (Freud, Jung e tanti altri) hanno spesso usato esempi tratti dai grandi romanzi del passato per spiegare sindromi e situazioni psicologiche peculiari. Grazie alla narrazione è possibile raccontare le sfaccettature e i sentimenti che le persone vivono ed è possibile far capire anche buona parte dei disagi che possono ferire l’anima umana causando malattie psicologiche, depressioni, paure.
Il potere della letteratura di raccontare il male di vivere e il disagio psichico è molto prezioso. Attraverso il romanzo capiamo che il dolore che colpisce chi è affetto da un problema psichico è spesso estremamente difficile da condividere anche a causa dello stigma sociale che purtroppo ancora accompagna chi vive problemi di questa natura. Grazie al romanzo invece il muro di silenzio viene rotto e riusciamo a comprendere queste difficoltà con maggiore empatia e apertura.
Proprio l’importanza della letteratura come strumento di conoscenza delle dinamiche interiori e come specchio della ricerca psicologica è il tema che voglio affrontare in questo post. L’occasione nasce da un interessante seminario che terrà il Laboratorio di Psicanalisi presso la nostra Libreria Rinascita. Nel corso di questo approfondimento verranno letti passi da una delle opere di Freud più importanti e profonde, il saggio Analisi terminabile e interminabile. Questo libro, dove si cerca di afferrare la radice ultima dell’analisi psicanalitica sarà il punto di partenza per un viaggio attraverso la più contemporanea e dibattuta delle discipline.
Partendo da queste suggestioni ecco alcuni libri che possono essere utili per capire meglio il tema.
Inizio segnalando letture tecniche. Bisogna infatti prima capire bene il contesto e il background. A queste letture farò seguire alcuni romanzi che a mio giudizio possono essere interessante cartina di tornasole per comprendere il legame tra psicologia e letteratura. Oltre al testo freudiano oggetto degli incontri sarà utile leggere il densissimo “Seminario Libro I” di Lacan. Sotto il titolo “Il seminario” è raccolto l’insegnamento orale che Lacan tenne a Parigi senza interruzione dal 1953 fino a poco prima della sua morte. Per i primi dieci anni Lacan si dedicherà al commento della teoria e della pratica clinica di Freud, facendo anche riferimento ai lavori degli psicoanalisti formati da Freud. Dal 1964 in poi, invece, ossia dalla rottura definitiva con l’Associazione freudiana, Lacan si dedicherà alla messa a punto della dottrina psicoanalitica che stava elaborando, precisando gli aspetti strutturali e logici della scoperta freudiana. Questo “Seminario” è il primo della serie dedicata all’opera di Freud. I temi trattati riguardano sostanzialmente la conduzione della cura, e quindi interessano chiunque si domandi da che posizione uno psicoanalista possa ascoltare e possa interloquire con chi gli si rivolge.
Accanto a questo importante libro potrà essere utile leggere anche l’opera di Sandler di cui consiglio l’interessante testo Il paziente e l’analista. Ogni capitolo del volume suddetto è dedicato ad un concetto di base della psicoanalisi clinica (situazione analitica; alleanza terapeutica; transfert; controtransfert; resistenza; reazione terapeutica negativa; acting out; interpretazione; insight; elaborazione…). Ogni concetto è affrontato seguendone lo sviluppo dai primi lavori di Freud fino alle concettualizzazioni contemporanee più significative.
Dopo questi due Libroni “da addetti ai lavori” passiamo ai romanzi: comincio con uno dei miei autori preferiti, il grandissimo Carrère di cui non posso non indicare il ferocissimo romanzo breve L’avversario. Il protagonista è l’incarnazione della parte più buia della psiche, quella dove nutriamo i mostri che possono distruggere noi stessi e chi amiamo.
Dopo questo testo vi segnalo anche L’estranea di Patrick McGrath (di cui tutti abbiamo letto il capolavoro Follia. L’autore è un vero maestro a raccontare i lati più oscuri della mente.
Concludo questa carrellata con un testo più leggero (se no sarebbe stato un po’ troppo, no?) Vi consiglio di leggere allora il divertente Terapia di coppia per amanti. La moda della terapia psicologica non viene evitata neppure dalla più inaspettata delle coppie in crisi. Per sorridere del contemporaneo. Due adulti sposati (non tra loro) che si ritrovano uniti da una passione incontrollabile e da un amore coriaceo, particolarmente resistente alle intemperie si trova bloccata e cerca una possibilità di salvezza per il loro rapporto ormai esasperato da conflitti e lacerazioni continue. Il dottore è spiazzato nel trovarsi di fronte una coppia non ufficiale, libera da vincoli matrimoniali e familiari, che non ha nulla da perdere al di là del proprio amore. Accetterà l’incarico per questa ragione, trovandosi nel mezzo di una schermaglia drammatica e ridicola insieme, e rischiando di perdere la lucidità professionale.
Buone letture e scrivetemi a info@bibliodiversita.it