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Avverrà sabato 21 ottobre ad Ascoli Piceno, presso l’Auditorium Cellini del Polo Culturale Sant’Agostino, in corso Mazzini, la presentazione del libro Il caso Pantani doveva morire, il libro del criminologo Luca Steffenoni. L’iniziativa è a cura dell’associazione culturale “Ascoltiamo” presieduta da Massimo De Luca, con Giovanni Silvestri, Laura Trontini e Annarita Giulioni.

L’iniziativa ha trovato il pieno appoggio della stessa madre del campione, la quale pur non potendo presenziare all’evento ha fatto sapere agli organizzatori di essere molto grata per aver creato un’occasione per ricordare Marco.

A distanza di pochissimi giorni dalla sentenza della Suprema Corte che ha messo la parola fine sulla vicenda giudiziaria sviluppatasi attorno alla tragica fine di Marco Pantani – pronunciatasi definitivamente a favore dell’ipotesi del suicidio – arriva un nuovo libro che ne va a ripercorrere, nuovamente, tutti i retroscena.

Luca Steffenoni, chi è

Pantani doveva morire è stato scritto dal criminologo Luca Steffenoni, che ha all’attivo numerose pubblicazioni a carattere investigativo su casi di cronaca attuali, tra le quali anche il delitto di Melania Rea. Collabora con il sito di informazione Cadoinpiedi.it e cura la rassegna Lunedì noir in Città Nascosta Milano.

È spesso ospite di trasmissioni televisive tra le quali La vita in diretta, Festa Italiana, Italia sul due, Le storie di Corrado Augias, tg la7, Rai news e Pomeriggio 5.

Il libro su Pantani, l’indagine

Il libro, finito di stampare lo scorso giugno, ripercorre tutti i successi sportivi del grande campione italiano Marco Pantani, che ha fatto appassionare di ciclismo una nazione intera, tenendo col fiato sospeso sportivi e non di fronte ai teleschermi, facendo esultare tutta Italia nel vederlo tagliare il traguardo.

Un focus sui Giri d’Italia degli anni ’97, ’98 fino alla tragica esclusione da quello del ’99 che lo dava come favorito e che, di fatto, segnò il lento ed inarrestabile declino che lo condusse alla morte cinque anni dopo. Si contrappone così, all’immagine di un campione imbattibile la fragilità dell’uomo che non riesce a reagire vedendo la sua carriera andare in rovina.

E proprio dal tragico epilogo, al residence “Le Rose” di Rimini, parte l’indagine di Steffenoni, che confuta la tesi del suicidio con tutta una serie di fattori contrastanti che portano a ritenere che quella di Pantani è stata una morte voluta da altri e non da lui.

La droga, il doping, la vicenda processuale per frode sportiva, le analisi delle provette del sangue del campione fino a Vallanzasca ed il giro delle scommesse contro Pantani, ecco alcuni dei temi del libro-giallo che verrà presentato sabato prossimo, le cui pagine cercherebbero di restituire alla memoria di Pantani quella dignità che gli è stata tolta, e getterebbero un dubbio su quello che la Cassazione, qualche giorno fa, ha dichiarato essere un chiaro caso di suicidio.

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