Finale Game of Thrones: il momento tanto atteso della penultima di stagione è finalmente arrivato e con lui tante domande e tante novità.
Una settima stagione, seppur breve, ma ricca di novità, colpi di scena senza una fine e con un finale entusiasmante. Ma andiamo con ordine.
La penultima puntata di Game of Thrones
Nella 7×06 abbiamo avuto solo un piccolo assaggio di quello che sarà lo scontro con gli estranei, i quali sono più agguerriti che mai.
Con lo scopo di consegnare a Cersei una prova tangibile dei non morti, il Re del Nord, Jorah e altri si apprestano a catturarne uno, incappando però nel loro numeroso esercito.
Jon Snow riesce a salvarsi all’ultimo ma non uno dei tre draghi di Daenerys, giunta lì per salvarli.
Sarà lui ad essere colpito dal Re dei morti e ad aprire gli occhi nell’ultima scena.
Il finale Game of Thrones: recensione e spoiler ultima puntata
Mentre gli Immacolati e i Dothraki si profilano minacciosi alle porte di Approdo del Re, Cersei, Jaime, Euron e un manipolo di soldati si apprestano ad incontrare i loro nemici nella Fossa del Drago, dove i sovrani Targaryen custodivano le loro fiammeggianti creature.
La posta in gioco è molto alta: una pace provvisoria per la guerra che infuria su Westeros. Ad attenderli Jon Snow, il Re del Nord, Tyrion Lannister e tutti i vari consiglieri di Daenerys, oltre al Mastino, incaricato di proteggere il prezioso “carico”.
Nonostante la palese ostilità fra le parti in campo, Cersei rimane molto colpita dal morto vivente, che viene liberato dal Mastino. Il più sconvolto sembra essere Euron Greyjoy, che decide di abbandonare immediatamente la capitale e ritirarsi al sicuro sulle sue isole.
Jon spiega quanto sia disperata la situazione, e inizialmente le sue parole sortiscono l’effetto sperato. Cersei è disposta a una tregua, ma richiede che il Nord si faccia da parte e che non si allei né con il Trono né con Daenerys. Purtroppo Jon ha già giurato fedeltà alla casa Targaryen, e non intende mentire. Temendo di trovarsi accerchiata da nemici, Cersei rifiuta la pace e si ritira sdegnata nel suo palazzo.
Per salvare la situazione, Tyrion decide di andare a parlare da solo con sua sorella. Una missione potenzialmente suicida, dato che Cersei lo vuole morto da anni. Il dialogo fra i due fratelli è uno momenti di pathos più riusciti di questa stagione di Game of Thrones.
Terminato l’incontro, Cersei fa ritorno alla Fossa e proclama che le sue forze si schiereranno accanto a quelle di Daenerys per sconfiggere l’armata dei morti, senza nulla chiedere in cambio. Nella speranza che i suoi nemici si ricordino di questo suo atto.
In realtà la regina ha complottato con Euron, affinché lui fingesse di abbandonarla per recarsi a Essos a recuperare la Compagnia Dorata, un esercito di mercenari che Cersei ha ottenuto grazie all’aiuto della Banca di Ferro.
Cersei è convinta che una volta finita la guerra al Nord potrà occuparsi tranquillamente del vincitore e regnare incontrastata sui Sette Regni. A fronte dell’ennesima macchinazione della gemella, Jaime la abbandona.
Nel frattempo a Grande Inverno la tensione fra Arya e Sansa si fa sempre più tangibile. Proprio lord Baelish instilla nella ragazza gli ultimi dubbi, suggerendole di pensare sempre il peggio delle persone che le stano affianco per non farsi trovare impreparata.
Nello stesso giorno Arya viene convocata nella Sala Grande, di fronte a Sansa, Bran e a tutti i lord presenti. Sembra che stia per iniziare un processo con la giovane Stark sotto accusa.
Ma con un colpo di scena è proprio Ditocorto ad essere ingabbiato dalle due sorelle.
Egli è finalmente scivolato lungo la sua scalata per il potere. A nulla valgono le sue suppliche. Arya lo uccide, ponendo fine ai suoi raggiri.
Ma la vera sorpresa della puntata coincide con l’arrivo del migliore amico di Jon Snow, Sam Tarly.
Il giovane, in cerca del suo amico, incontra Bran.
Grazie alle ultime informazioni dategli da Sam, Bran esplora il passato, assistendo al matrimonio fra sua zia Lyanna e Rhaegar Targaryen. La giovane, sorella di Ned Stark, era in realtà innamorata, ricambiata, di Rhaegar. Di fatto il matrimonio è legittimo e questo fa di Jon non un bastardo.
Tramite lo sguardo del Corvo con Tre Occhi scopriamo quindi che Jon è il figlio del defunto erede al Trono di Spade, e il suo vero nome è Aegon Thargaryen.
Mentre veniamo a conoscenza del legame di parentela che lega Jon e Daenerys i due consumano il loro amore. Ma chissà come andrà a finire quando sapranno non solo del loro passato, ma che lei non è la legittima erede al trono di spade?
Infine, Mentre Bran vigila con i suoi corvi, l’armata dei morti è arrivata ormai alla Barriera. Né Tormund né Beric Dondarrion riescono a scendere dai bastioni per organizzare una difesa, perché il Re della Notte cala su di loro a cavallo del cadavere di Viserion. Il drago getta delle fiammate blu elettriche contro l’imponente struttura di ghiaccio, sbriciolandola in breve tempo.
L’armata dei morti è ormai fra noi.
Dopo sette stagioni di Game of Thrones possiamo davvero dirlo: l’inverno è arrivato.