SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Diffidato il tesoriere della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno a non procedere ad alcun versamento a favore della tesoreria statale, in quanto la scelta del Governo potrebbe ledere il principio di autonomia riconosciuto agli Enti Locali dalla Costituzione. Molti, infatti, sono i Comuni italiani che si oppongono formalmente alla tesoreria unica, seguendo l’azione corale dell’Anci, per non rinunciare al sostegno degli istituti di credito che spesso sostengono l’economia locale.
Con tale decreto sulle liberalizzazioni in corso di esame in Parlamento per la conversione in legge, infatti, si stabilisce che i tesorieri degli enti pubblici versino le somme da loro depositate su contabilità speciali aperte presso la tesoreria dello Statale. Con questa operazione il Governo punta a “custodire” ben 8,6 miliardi di euro di proprietà di Regioni, Province, Comuni, Comunità montane, Unioni di Comuni, enti del comparto sanitario, Università e Dipartimenti universitari, riducendo in questo modo il fabbisogno statale.
Il sindaco Gaspari nell’atto di diffida presentato conclude avvisando la Carisap che “in caso di mancato rispetto della presente diffida, l’Istituto in indirizzo sarà ritenuto direttamente responsabile dei danni sopportati da questo Ente, ai sensi dell’art. 211 del Tuel”.