SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuovo incontro per il coordinamento “Salviamo la Sentina”; più di venti associazioni del territorio si è incontrato lo scorso martedì per fare il punto sull’operazione del consigliere del Pd Paolo Perazzoli in Consiglio Regionale che ha visto presentare e approvare un emendamento alla Legge sui parchi che svuota il Comitato di Indirizzo della Riserva Naturale della Sentina di qualsiasi potere.
LEGAMBIENTE E L’EX PRESIDENTE – Paolo Prezzavento rappresentate della Legambiente ha illustrato l’importanza della Riserva della Sentina e come l’emendamento Perazzoli abbia rotto gli equilibri tra i vari componenti del Comitato di Indirizzo, composto da Regione, Provincia, Comune di Ascoli Piceno e Comune di San Benedetto, creando una situazione che mette a rischio la sopravvivenza stessa della riserva. Pietro D’Angelo, ex presidente della riserva, ha sottolineato l’importanza del ruolo che le associazioni ambientaliste, la direzione e il Comitato di Indirizzo hanno sempre avuto all’interno della riserva, specificando la necessità di iniziative forti per arrivare in tempi brevi ad atti politici concreti che portino alla cancellazione dell’emendamento.
CRITICHE DAL E AL PD – Giampiero Giorgi degli Ecodem, a nome degli ecologisti democratici del Pd, ha ricordato che gli Ecodem sono già usciti pubblicamente su questa vicenda criticando aspramente il loro compagno di partito Perazzoli e innescando un acceso dibattito interno.
PERICOLO CEMENTIFICAZIONE – Il timore comune riguarda i pericoli di cementificazione della riserva e la necessità di contrastare alcuni progetti incompatibili con la vocazione naturalistica dell’area, come l’impianto di trattamento della Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani accanto al Depuratore.
INFORMARE LA POPOLAZIONE – Sisto Bruni di Legambiente San Benedetto ha ribadito la necessità di informare la popolazione e mantenere viva l’attenzione dei mass-media su tutta questa vicenda. Accolta, inoltre, la proposta di convocare un Consiglio Comunale aperto sulla questione Sentina, durante il quale si dia a tutti i soggetti interessati la possibilità di esprimere il proprio parere sulla Riserva della Sentina e sulla sua gestione.
L’ANOMALIA ASCOLANA – Si sono susseguiti numerosi interventi, tra cui quello del consigliere comunale Pd Stefano Corradetti, del consigliere comunale Idv Pietracci, di Pietro Cordoni di Sel, di Roberto Mascetti di Rifondazione e di Marco Regnicoli della Lista Civica L’Alveare. Tutti gli interventi hanno evidenziato l’anomalia del Comune di Ascoli, proprietario del 70% della Sentina, che da quando è stato approvato l’emendamento Perazzoli non ha ancora preso posizione su questa vicenda che di fatto lo esclude dalla gestione della riserva. Per questo all’unanimità è stato convenuto di chiedere ufficialmente al sindaco Guido Castelli la sua posizione in merito, interrogandolo su cosa pensa di fare per ottenere una revisione dell’emendamento.