“Mentre per Pesaro si pensa a fondi per il terremoto per danni indiretti, ad Ascoli la Regione pensa ad un’eventuale chiusura del laboratorio analisi per contenere i costi incrementati, a quanto dice la Regione stessa, per gli eventi sismici. Qualcosa non riporta!”. Questa la considerazione del consigliere di Forza Italia Alessandro Bono.
Il caso piceno
“Si continua a togliere ancora a chi ha bisogno, ad un territorio che oggi ha necessità ancor di più di risorse e servizi dopo gli eventi della fine del 2016, si applica il teorema inverso rispetto a quello di Robin Hood. – ha aggiunto – Prima di tutto, vorrebbe dire rinunciare ad un servizio sanitario primario, mettendo a rischio il diritto alla salute e ad un servizio sanitario efficiente: quanti disservizi possono crearsi con referti e provette che devono viaggiare? Inoltre, viene da chiedersi: il personale sarà trasferito sottraendo posti di lavoro ai nosocomi piceni, con la conseguenza di impoverimento del territorio ed un naturale spostamento di ricchezza? Ancora una volta – prosegue il consigliere – prevale una visione della Regione che, senza pensare ai territori più a sud e con mancanza di programmazione per i territori, applica politiche tese a penalizzare intere comunità, con motivazioni, da quanto sembra, che dovrebbero rispondere a logiche di risparmio per costi creati dagli eventi sismici: quindi tagliamo sui territori penalizzati dagli stessi eventi sismici?”.
La denuncia
“I cittadini del Piceno non possono perdere il diritto ad avere un servizio sanitario di primaria importanza e che lo stesso venga delocalizzato, questa è la battaglia del Piceno, che dovrebbe essere senza distinzione di appartenenza alcuna, per il bene del territorio e dei cittadini. – ha concluso – Dobbiamo farci sentire come sta facendo il sindaco Castelli, che ha già convocato d’urgenza la conferenza dei sindaci. Auspico che venga scongiurata questa possibilità di delocalizzazione di un servizio sanitario di così primaria importanza, pensata e prospettata dal presidente Ceriscioli e dalla Regione Marche”.