Sono tempi lontanissimi quelli che vedevano le due squadre sfidarsi per le posizioni nobili del campionato di Serie A alla fine degli anni ’70. Non solo grandi maestri di calcio ma soprattutto campioni straordinari che avrebbero segnato in modo indelebile la loro epoca. Paolo Rossi da una parte, Pietro Anastasi dall’altra. Un Vicenza che arrivò secondo, l’Ascoli quarto in seguito alla penalizzazione del Milan. Quasi 40 anni dopo i marchigiani coltivano il sogno di riabbracciare la massima categoria, forte di un solo punto di distanza da quell’ottava posizione che rappresenta l’ultimo posto utile per accedere ai playoff. Dalla sua parte c’è il baby prodigio Orsolini, che vestirà la maglia della Juventus dal prossimo anno ma che fino ad allora è pronto a far sognare i tifosi ascolani come nelle ultime giornate in cui il ragazzo ha segnato ben tre reti, di cui una doppietta nell’ultima giornata.
Dall’altra parte ci sarà un Vicenza ferito e che non vince da 5 giornate, dopo aver raggiunto tre vittorie consecutive che quasi facevano propendere la squadra di Bisoli per sogni di gloria inaspettati ad inizio stagione. Con 27 punti in classifica è ad un solo punto dal pericolo dei playout: il paradosso è che la classifica è talmente corta che al tempo stesso la zona Serie A è distante appena 7 lunghezze. La distanza fra le due compagini è di soli 6 punti, con lo stesso numeri di reti subite, 29. La differenza fra le due compagini è rappresentata dagli 11 gol in più segnati dall’Ascoli. I veneti infatti pagano enormemente la scarsa vena realizzativa dei suoi attaccanti, oltre al danno a gennaio si è aggiunta la beffa: quello che era il miglior cannoniere della squadra con appena 4 gol, Raicevic, è passato al Bari in cambio di De Luca che ne ha invece segnati appena due. Praticamente fermo Ebagua, anch’egli a due, hanno finito per influire non poco sul basso rendimento generale dei vicentini. Nonostante il vantaggio del fattore campo, il Vicenza parte leggermente sfavorito rispetto all’Ascoli. Nella valutazione complessiva degli analisti Bwin, influisce soprattutto la striscia consecutiva di sette risultati utili messa a segno dai bianconeri.
All’andata si è conclusa sul 2-0 per l’Ascoli la partita che segnò la prima vittoria in campionato dei marchigiani. Dovrebbe recuperare Cacia, per tentare la scalata ad una classifica che vede Entella e Bari occupare quella fatidica ottava posizione. Al “Menti” però non è mai stata trasferta facile per gli ospiti, che su 17 precedenti hanno vinto una sola volta. Era la stagione 2003/04 quando con una tripletta del bomber romano La Vista espugnò Vicenza rendendo inutile la rete del più prolifico cannoniere di tutti i tempi della Serie B, Schwoch. A Cacia mancano solamente 9 reti per superare questo straordinario record. Nelle altre occasioni bottino eguale per i biancorossi, con 8 pareggi ed 8 successi.
. I tre punti sono fondamentali per dar seguito alle ultime buone prestazioni, invertendo però la rotta se davvero si intende sognare l’accesso ai playoff per la Serie A.