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Carnevale è ormai arrivato ed il Piceno come ogni anno risponde presente. Se in alcune zone del bel paese la tradizione carnevalesca non è poi così sentita, questo non si può assolutamente dire per Ascoli e provincia dove invece il Carnevale è uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. Tra Offida, Castignano e Ascoli, a partire dal giorno di Sant’Antonio il 17 gennaio si comincia ad entrare nel clima, con la Domenica degli Amici e la Domenica dei Parenti ad anticipare gli appuntamenti che come un orologio svizzero puntualmente si ripetono a partire dal Giovedì Grasso.

Il Carnevale nel Piceno è una faccenda seria, con tradizioni ben radicate e preparativi che iniziano molti mesi prima. Momenti di spensieratezza e goliardia prima di entrare nella quaresima. Oltre ai classici dolci carnevaleschi che puntualmente fanno capolino in ogni casa e in tutti i ristoranti Ascoli, al giorno d’oggi sono diversi i pilastri che compongono il Carnevale nella nostra provincia: Lu Bov Fint e Li Vlurd ad Offida, la processione de Li Moccule a Castignano e il concorso Concorso dei Gruppi Mascherati ad Ascoli. Ci sono però diverse altre usanze e tradizioni che però nel tempo si sono persi, rivivendo solo nei racconti dei nostri nonni.

Carnevale, le tradizioni ascolane perdute

Quando nel Piceno si parla di Carnevale ci si riferisce a dei giorni di festa e ad appuntamenti che affondano le proprie radici nella cultura delle tradizioni della nostra zona. Attualmente la Domenica degli Amici la si festeggia al ristorante. In pochi però ricordano quello che era La Cucinella, quando per festeggiare la ricorrenza si andava all’aperto e si cucinava uova, salsicce e salame in grandi e gustose frittate. Nelle zone montane del Piceno invece si utilizzavano le casette vuote dei pastori per trovare una sistemazione.

Il Giovedì Grasso invece la tradizione voleva che i vari gruppi girassero per sette case, consumando un pasto in ognuna delle abitazioni. Nell’ultima poi ci si fermava a ballare e a fare un po’ di festa. Da mangiare naturalmente i protagonisti erano i ravioli, fatti di carne di gallina bollita o anche fritti. Nelle case più povere invece i ravioli erano fatti con ceci o patate. Per dolce poi i ravioli di castagne, le castagnole e le frappe.

Ad Ascoli il Concorso dei Gruppi Mascherati della domenica di Carnevale e del Martedì Grasso è stato creato nel 1958. Oltre alle tradizionali macchiette e sketch che contraddistinguono il Carnevale ascolano, anni fa le vie del centro erano anche attraversati da carri allegorici. Una cosa che comunque non è assolutamente passata negli anni è il grande amore e la grande partecipazione al Carnevale, l’unica costante che non è mai mutata negli anni.

 

 

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