Il terremoto non sconvolgerà anche le celebrazioni eucaristiche del Natale ascolano. Non ci dovrebbero essere infatti particolari problemi per tutte le classiche cerimonie religiose che hanno da sempre caratterizzato questo mese di festa anzi, sono diverse le novità soprattutto nell’ottica del sostegno e della solidarietà in favore ai tanti sfollati della provincia. Saranno eseguiti dunque tutti i lavori necessari per la messa in sicurezza della Cattedrale di Sant’Emidio, della Chiesa di San Francesco e quella dei Santi Pietro e Paolo così che il cartellone storico degli Ascoli Piceno eventi non venga privato di nessun tradizionale appuntamento religioso che si svolgeranno quindi nelle consuete date e nei soliti orari. Tornerà quindi anche la consueta e sempre molto apprezzata e visitata mostra dei presepi presso la chiesa di San Giacomo della Marca nel quartiere di Porta Cappuccina, ma saranno diverse anche le novità di questo Natale non solo nella città di Ascoli ma anche nel litorale, proprio a dimostrazione della vicinanza con tutte le numerose famiglie sfollate a causa dei recenti sismi.
Celebrazioni eucaristiche a sostegno dei terremotati
Ad aprire le celebrazioni eucaristiche come di consueto sarà giovedì 8 dicembre alle ore 15.00 la “Solennità dell’Immacolata” presso l’omonima piazza dove ci sarà l’omaggio floreale dei bambini alla Madonna alla presenza del vescovo monsignor D’Ercole. Venerdì 9 poi in molte parrocchie ci saranno i tradizionali falò per la venuta della Madonna di Loreto mentre il 23 dicembre, alle ore 18.00 nel salone della chiesa del Sacro Cuore, sempre il vescovo terrà una celebrazione prenatalizia per le famiglie terremotate dei comuni di Acquasanta e Arquata che si sono spostate ad Ascoli. Per quelle invece che hanno trovato momentaneo domicilio in Riviera il 5 gennaio tutti i sacerdoti della diocesi saranno in ritiro spirituale presso la “Casa Mater Gratiae” di Porto d’Ascoli, dove anche qui incontreranno chi a causa dei tragici avvenimenti sismici sarà costretto a passare il Natale lontano dalle proprie case.