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Ascoli Perugia potrebbe giocarsi a Cesena, Pescara o San Benedetto del Tronto. Queste le ipotesi più accreditate per la gara in programma sabato 19 novembre, valida per il 15esimo turno di Serie B. A dichiararlo è stato l’amministratore unico dell’Ascoli Picchio Andrea Cardinaletti. Si tratta di un altro rinvio causa terremoto, dopo quello che ha causato lo slittamento di Ascoli Entella.

“Come società abbiamo deciso di rompere ogni indugio per rispetto delle due squadre che sabato sono chiamate a disputare una partita importante, non possiamo aspettare venerdì – spiega Cardinaletti -. Una cosa sicura e’ che al Del Duca ora non possiamo giocare. Esclusa quasi subito la strada che portava a giocare questo match a campi invertiti, perché cio’ avrebbe potuto falsare il campionato, per quel che concerne gare interne ed esterne da disputare in maniera consecutiva. Al momento i campi maggiormente indiziati per disputare la gara  sono tre: Cesena, Pescara e San Benedetto. Su quest’ultima ipotesi dico che e’ anche un modo per rompere un tabù che esiste da sempre legato alla rivalità delle tifoserie di Ascoli e Samb. Domani prenderemo la decisione definitiva. Auguriamoci si tratti di una sola partita da giocare in campo neutro, perché l’Ascoli Picchio ha bisogno di giocare ad Ascoli nel suo stadio, con il massimo numero di spettatori possibile. In tal senso, il nostro obiettivo è costruire una curva sud provvisoria. Si tratta della soluzione più sicura in caso di calamità naturali come può essere un sisma, infatti l’evacuazione avverrebbe sul campo. E poi i tifosi in curva sud si sentono a casa da sempre. E’ come se ad un abitante di Amatrice dicessero ti ricostruiremo la casa dove l’avevi prima. Per mettere in piedi il settore in questione ci attiveremo subito – conclude Cardinaletti – Speriamo che l’iter sull’agibilità del Del Duca sia rapido ed efficiente. La nostra priorità è l’Ascoli Picchio”.

 

 

 

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