ANCONA – Revocatorie dei pagamenti richiesti dai commissari della Ardo alle imprese, Cna e Confartigianato Marche chiedono al tribunale di Ancona, la veloce definizione delle cause da parte dei giudici competenti. La richiesta, avanzata dai Presidenti della Cna Marche Renato Picciaiola e della Confartigianato Marche Salvatore Fortuna, ha ricevuto ascolto e disponibilità.
CRISI DISTRETTO PRODUTTIVO FABIANESE – Al Presidente del Tribunale Francesco D’Aprile, sono state rappresentate le gravi ripercussioni delle revocatorie sulle 270 imprese che, in seguito alla richiesta di restituzione dei crediti per decine di milioni di euro, riscossi dalla Antonio Merloni Spa tra il 14 aprile e il 14 ottobre 2008, stanno affrontando una situazione drammatica, costretti a privarsi delle somme ottenute nel periodo in questione e, in molti casi, a vedersi chiudere i conti correnti e gli affidamenti da parte delle banche. Il rischio, se questa situazione dovesse protrarsi, è quello di un aggravarsi dell’ emergenza economica, sociale, e occupazionale che vive il distretto produttivo di Fabriano e che coinvolge due province.
CORSA CONTRO IL TEMPO – Le cause sui ricorsi delle imprese contro le revocatorie presentate dai Commissari straordinari, saranno esaminate da 7 giudici con il coordinamento del Presidente della prima Sezione del tribunale dorico. Il presidente del tribunale di Ancona ha ricordato a Fortuna e Picciaiola le sue competenze rispetto a quelle dei giudici, chiamati a decidere nel merito di ogni singola revocatoria. I presidenti di Confartigianato e Cna Marche, hanno anticipato al Presidente D’Aprile, le preoccupazioni delle Associazioni di categoria, che presenteranno al Tribunale una richiesta formale affinché, nell’ambito delle procedure previste dalla legge, l’iter dei procedimenti sia il più veloce possibile e che tenga conto della disponibilità e degli impegni assicurati dalle imprese all’azienda capofila.