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Col Venezia è un pareggio agrodolce come contro il Parma. Tra la Sambenedettese ed i lagunari infatti termina 2-2, un risultato che alla vigilia sarebbe stato sicuramente accolto in maniera positiva ma, così come avvenuto sabato scorso contro i gialloblù, la squadra di mister Palladini ha di molto da che recriminare. Il rammarico infatti in casa rossoblù è tanto, sia per non aver sciupato il doppio vantaggio maturato ad inizio ripresa scaturito dalle reti di Sabatino, solito monumentale gladiatore, e di Trotolano, ma soprattutto per il modo in cui i veneti hanno pareggiato. Dopo aver sciupato con Ferrari un calcio di rigore severo ma che ci poteva stare nel primo tempo, il Venezia ha nell’ultimo quarto d’ora pareggiato grazie ad un secondo rigore, abbastanza generoso, trasformato questa volta da Pederzoli e ad una rete di Bentivoglio realizzata con la mano dall’esperto centrocampista. Una seconda beffa dopo il rigore ed espulsione combinato a Radi contro il Parma che aveva fatto imbufalire un patron Fedeli che anche questa sera ne avrà di camomille di buttare giù.

Una Samb all’altezza del Venezia

Se sette giorni fa il numero uno lagunare Facchin si era reso protagonista di un errore che aveva spalancato al Pordenone le porte del successo, questa volta il numero uno neroverde è stato assolutamente superlativo. Non tanto per i diversi interventi compiuti nell’arco dell’incontro, ma per lo straordinario riflesso avuto al 96′ quando si è allungato sulla propria sinistra neautralizzando il tiro a botta sicura di Mancuso. Una prodezza che ha strozzato il grido in gola ai tanti supporter rossoblù presenti al Penzo. Sarebbe stato un gol che avrebbe dato alla Samb una vittoria in fondo meritata, per esser stata sostanzialmente l’unica squadra in campo a giocare a calcio.

Amaro in bocca

Come contro il Parma infatti, assodata la superiorità tecnica degli avversari, la Sambenedettese ha risposto con la solita gara tutta grinta e rigore tattico, senza però rinunciare ad offendere. Pressing alto e aprrezzabili fraseggi e geometrie hanno portato al doppio vantaggio, con i padroni di casa pericolosi solo su lanci lunghi verso i pericolosi, e strapagati, attaccanti a disposizione. Un pareggio che quindi legittima la posizione in classifica dei rossoblù, che ora hanno la possibilità martedì prossimo, in caso di vittoria nel recupero contro il Padova, di portarsi da soli al comando del girone.

VENEZIA: Facchin, Pederzoli, Cernuto, Bentivoglio, Ferrari, Modolo, Marsura, Moreo(64′ Geijo), Baldanzeddu (60′ Tortori), Fabris, Garofalo. A Disp.: Galli, Soligo, Tortori, Sambo, Geijo, Edera, Acquadro, Vicario, Malomo. All.: Filippo Inzaghi

SAMBENEDETTESE: Pegorin, Di Filippo, Ferrario, Mori(83′ Tavanti), Pezzotti, Berardocco, Damonte, Sabatino, Mancuso, Sorrentino(95′ Crescenzo), Tortolano(73′ Candellori). A Disp.: Frison, Raccichini, Crescenzo, Di Massimo, Candellori, Tavanti, Mattia, Vallocchia, Fioretti. All.: Ottavio Palladini

Arbitro: Antonio Giua di Olbia

Marcatori: 1′st Sabatino (S), 9′st Tortolano(S), 32′st Pederzoli rig. (V), 36′st Bentivoglio(V)

Note: al 42′ Ferrari (V) calcia sulla traversa un calcio di rigore.  Ammoniti Damonte (S), Fabris(V),  Pezzotti(S), Berardocco(S)

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