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Il Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche fa chiarezza sull’area montana dell’ascolano, del fermano e del vicino territorio maceratese. A causa di un alto rischio di smottamenti improvvisi a seguito del terremoto del 24 agosto che ha interessato i comuni di Arquata del Tronto, Montegallo, Montefortino, Norcia e Visso e a causa delle ripetute le scosse di terremoto nella zona dei Sibillini, si sconsiglia di programmare escursioni, ascensioni e attività di canyonig.

Particolarmente pericolosa la zona delle “Svolte” a Foce di Montemonaco, impraticabile per grandi massi in bilico e frane che hanno reso irriconoscibile il sentiero. Molto insicuro anche il tratto dell’infernaccio, il sindaco di Montemonaco ha chiuso con un’ordinanza l’intera area. Il terremoto ha colpito duramente le popolazioni e i paesi dell’area dei Sibillini dove è conosciuta la presenza della faglia del Vettore, frattura della crosta terreste che permette lo spostamento di masse rocciose a contatto tra loro. La faglia interessa i bacini intramontani di Norcia, Castelluccio, Amatrice, L’Aquila, e Colfiorito. Segnali di riattivazione della faglia vengono dalle fagliazioni di superficie rinvenute sulla strada di Forca di Presta e sul sentiero in direzione del Lago di Pilato.
Intanto la sequenza di aftershock prosegue dopo circa 4 giorni dalla scossa e si stanno concentrando alle due estremità della faglia, verso Norcia a nordest e Amatrice a sudovest.

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