ASCOLI PICENO – “L’ex sindaco di Ripatransone e, per volere del Pd, attuale presidente della Provincia, non passa giorno che punti il ditino contro la passata amministrazione della Provincia rea, a suo dire, di ogni nefandezza contabile, tanto da aver portato l’Ente al default. Si vende l’hotel Marche? Colpa di Celani. Si vende un piano di palazzo San Filippo? Colpa di Celani. Si vende il palazzo di corso Mazzini? Colpa di Celani”, ha ironizzato lo stesso Piero Celani.
“Uno è uno, sia nel centrodestra che nel centrosinistra. – ha detto – E così, ancora una volta, mi ritrovo a dover replicare a chi cerca di raccontarci una storia fuori dal mondo, per nascondere le colpe della sua parte politica e l’attuale incapacità a governare. La Provincia, prima che di Celani, è stata nelle mani, per due quinquenni, di Pietro Colonnella e poi di Massimo Rossi, entrambi della stessa area politica di D’Erasmo. E vorrei ancora una volta ricordare – prosegue – che quando nel luglio del 2009 subentrammo come centro-destra alla guida dell’Ente, la situazione finanziaria era già da tempo compromessa e un assoluto disastro, e i numeri, non ideologicamente trattabili, ma di una neutralità spaventosa, stanno lì, impietosamente, per il centro-sinistra a dimostrarlo”.
Insomma, per Piero Celani oggi seduto in consiglio regionale nel gruppo di Forza Italia il presidente Paola D’Erasmo deve guardare in casa Pd prima di criticare la gestione precedente, magari gettando lo sguardo ai bilanci dal 1999 al 2009. E poi la battuta finale: “Se è vero che è così difficile amministrare l’attuale Provincia lascia stare e dimettiti, tanto, come spesso dici, stai facendo solo volontariato”.